di Fabrizio Lorusso da Haiti
L’unico stato confinante con Haiti è la Repubblica Dominicana che è un paese ispanofono ed è più ricco e sviluppato del suo vicino francofono, anche grazie al turismo e a una relativa stabilità politica (ma il discorso è molto più complicato). Quindi due stati si spartiscono l’isola in cui sbarcò Colombo il 14 ottobre 1492 e che venne chiamata La Hispaniola.
Due popoli apparentemente diversi ma in realtà più simili tra loro rispetto a quanto si pensi, date le mescolanze secolari e i rapporti necessari però non sempre cordiali tra questi vicini di casa.
giovedì 11 febbraio 2010
"Il malgoverno non vuole solo distruggere l’EZLN, ma la vita e la dignità dei popoli”.
Articolo di Herman Bellinghausen su La Jornada – Mercoledì 10 febbraio 2010
A 15 anni dall’offensiva militare del governo federale di Ernesto Zedillo contro centinaia di comunità zapatiste in Chiapas, il 9 febbraio 1995, e davanti al crescente numero e gravità delle aggressioni contro questi stessi popoli, soprattutto nella selva Lacandona, collettivi ed organizzazioni aderenti all’Altra Campagna in diverse parti del paese hanno dichiarato che, “con la sua guerra di sterminio il malgoverno non vuole solo distruggere l’EZLN, ma la vita e la dignità dei popoli”.
Bisogna rilevare che l’occupazione decretata tre lustri fa è intatta ed anche adesso che si è militarizzato il territorio nazionale per combattere al crimine organizzato, il Chiapas continua ad essere l’entità con la maggiore presenza di effettivi militari.
“Quello che il governo sembra ignorare è che il progetto zapatista è arrivato molto oltre le nostre frontiere, vive in molte parti del mondo. Siamo in molti e non ci arrenderemo”, sostengono gli aderenti all’Altra Campagna.
Ucraina, zitti zitti privatizzano l’acqua
di Astrit Dakli
Senza troppo rumore, mentre tutta l’attenzione nazionale e internazionale era rivolta al complicato esito delle elezioni presidenziali, il parlamento ucraino ha votato una legge che autorizza la privatizzazione dei servizi idrici. Come riporta la Ukrainskaya Pravda, la proposta di legge, presentata da due deputati del Partito delle Regioni del neopresidente Viktor Yanukovich, ha ricevuto i voti dei deputati del partito rivale, quello della premier Yulija Timoshenko, e di alcuni altri. Presenti in aula soltanto i due terzi dei deputati, quasi nessuno si è opposto. La legge rende privatizzabili tutti i servizi connessi all’acqua, sia per quanto riguarda la raccolta alla fonte sia per quanto attiene al trasporto e all’erogazione; a decidere comunque saranno le autorità locali (municipi).
Senza troppo rumore, mentre tutta l’attenzione nazionale e internazionale era rivolta al complicato esito delle elezioni presidenziali, il parlamento ucraino ha votato una legge che autorizza la privatizzazione dei servizi idrici. Come riporta la Ukrainskaya Pravda, la proposta di legge, presentata da due deputati del Partito delle Regioni del neopresidente Viktor Yanukovich, ha ricevuto i voti dei deputati del partito rivale, quello della premier Yulija Timoshenko, e di alcuni altri. Presenti in aula soltanto i due terzi dei deputati, quasi nessuno si è opposto. La legge rende privatizzabili tutti i servizi connessi all’acqua, sia per quanto riguarda la raccolta alla fonte sia per quanto attiene al trasporto e all’erogazione; a decidere comunque saranno le autorità locali (municipi).
mercoledì 10 febbraio 2010
Grandi manovre a Kiev, prudenza all’estero
di Astrit Dakli
In attesa dei risultati definitivi delle presidenziali, risultati che la Commissione elettorale dovrebbe rendere pubblici nei prossimi giorni ma che non si discosteranno dal 48,96 contro 45,57 per cento per Yanukovich contro Timoshenko, a Kiev sono iniziate le grandi manovre per il riaggiustamento politico.
Da un lato c’è la premier sconfitta, Yulija Timoshenko, che sta giocando una partita molto rischiosa rifiutando di ammettere il successo del rivale (al quotidiano Ukrainskaya Pravda ha detto: “Non riconoscerò mai la legittimità della vittoria di Yanukovich”) e puntando tutte le sue carte su un annullamento almeno parziale del voto; dall’altro c’è il tentativo del vincitore di stringere in tempi rapidissimi un’alleanza in parlamento che gli consenta di licenziare subito la premier e varare un nuovo esecutivo con una nuova maggioranza.
Afghanistan, Marjah come Fallujah?
Contro questa città, principale roccaforte talebana in Helmand, sta per scattare la più grande offensiva alleata dall'inizio della guerra. Migliaia di civili sono scappati, ma la maggior parte della popolazione è rimasta intrappolata.
Secondo i generali della Nato, l'operazione Moshtarak ('Insieme', in lingua pashto) contro Marjah, la principale roccaforte talebana della provincia meridionale di Helmand, sarà la più grande offensiva lanciata dalle forze alleate in Afghanistan dall'invasione del 2001. Molti evocano addirittura l'inquietante fantasma della battaglia di Fallujah.
Migliaia di civili stanno fuggendo dalla zona, mentre dal locale ospedale di Emergency riferiscono che nei villaggi a nord di Marjah gli scontri sono già iniziati.
Secondo i generali della Nato, l'operazione Moshtarak ('Insieme', in lingua pashto) contro Marjah, la principale roccaforte talebana della provincia meridionale di Helmand, sarà la più grande offensiva lanciata dalle forze alleate in Afghanistan dall'invasione del 2001. Molti evocano addirittura l'inquietante fantasma della battaglia di Fallujah.
Migliaia di civili stanno fuggendo dalla zona, mentre dal locale ospedale di Emergency riferiscono che nei villaggi a nord di Marjah gli scontri sono già iniziati.
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ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!