venerdì 10 dicembre 2010

Cancun - Evo Morales al Campamiento di Via Campesina


Da Cancun Evo Morales10 / 12 / 2010
Evo Morales all'Acampamiento di Via Campesina porta con se un'ondata di colori e suoni; sembra di essere immersi in un corteo, più che in un'assemblea pubblica, con le bande che suonano e gli slogan intonati per tutto il pomeriggio, in attesa del presidente boliviano. Le seggioline di fronte al palco, questa volta, sono tutte piene: ci sono i boliviani ovviamente, e poi le delegazioni internazionali, i campesinos, gli indigeni e non pochi giornalisti che immortalano da ogni angolo l'evento.
Prima dell'intervento del presidente boliviano viene letta la dichiarazione finale dell'Accampamiento de La Via Campesina che si apre con le parole di Raffael Allegre: meglio nessun accordo che un brutto accordo. Il testo sottolinea la necessità di fermare le politiche di privatizzazione dei beni comuni che sono sottese ai meccanismi dei REDD e alle false soluzioni dello sviluppo pulito; contro la proposta contenuta nel concetto di adattamento e mitigazione del cambio climatico, vengono ribaditi i temi dell'accordo dei popoli di Cochabamba e viene ricordato il concetto di sovranità alimentare. Su tutti questi temi  il documento invita altri paesi, oltre alla Bolivia e allo stato di Tuvalo, a far propri questi contenuti.

Agenda Cancun - Green China at COP 16

china fotovoltaica9 / 12 / 2010

«Que se cinghen todos»: così ha risposto una ragazza alla domanda su cosa pensa della Cop 16; un pensiero comune, a Cancun: tra i tassisti, per esempio, che ti dicono che quello montato al Mool Palace – la sede del vertice sul clima – è un circo che non serve a niente; o, addirittura, che è pericoloso, perché quel che si discute là dentro non è un cambiamento capace di tutelare l'ambiente e la nostra vita, bensì uno spazio nel quale alcuni vorrebbero costruire gli strumenti per creare nuovi business.
In un contesto di generalizzata sfiducia verso il Cop 16 – anche molti delegati ufficiali sono usciti esprimendo la propria indignazione – proseguono gli incontri e i meeting organizzati dal movimento messicano; un movimento a più anime, che si confronta all'interno dell'Acampamiento de La Via Campesina e nello Spazio Messicano di Dialogo Climatico, ma che domani dovrebbe incontrarsi nello stesso luogo per ascoltare il presidente boliviano Evo Morales, annunciato in arrivo tra i campesinos e gli indigeni e qui idenficato come il portavoce dell'Accordo dei Popoli di Cochabamba all'interno del Cop 16.

giovedì 9 dicembre 2010

Da Cancun - Moon Palace

Cancun - Moon Palace8 / 12 / 2010
Alla manifestazione organizzata da Via Campesina, oltre alle organizzazioni aderenti al cartello contadino internazionale, hanno partecipato anche delegati ed alcuni rappresentanti delle ONG presenti all'interno dei negoziati ufficiali della COP16. Tra questi vi è stato  Francesco Martone che, in questa intervista, ci parla del ruolo della Cina ed in particolare dei paesi BASIC (Brasile, Cina, India e Sudafrica) in seno alla COP16. A questo, aggiunge una riflessione rispetto al concetto di diritti collettivi e diritti della "madre terra" ed al dibattito relativo che si sviluppa nei paesi sudamericani dell'area andina.

Al vertice Cop16 non è ufficialmente inserito un capitolo che lega il cambio climatico all'agricoltura, se non nel tentativo malcelato di inserire l'argomento nel mercato dei crediti di carbonio.
Ne parliamo con Benedice Sanchez, di R.I.T.A.  Red Intercomunitaria Turismo Alternativo

A cura Associazione Ya Basta Italia

mercoledì 8 dicembre 2010

Da Cancun - Intorno a COP 16

Cancun 7 dic8 / 12 / 2010
Giornata di manifestazioni, quest'oggi (7 dic.), a Cancun. Lungo la strada verso la sede del Cop 16, infatti, hanno manifestato coloro che hanno  sistemato le proprie tende all'interno del Campamento di Via  Campesina, mentre il centro della città è stato attraversato da un  corteo organizzato da Dialogo Climatico.

Il corteo promosso dal Campamento di Via Campesina parte intorno alle  9.00 del mattino ed è più volte stato presentato come un momento d'incontro tra le donne e gli uomini che manifestano e le delegazioni ufficiali che esprimono posizioni critiche all'interno del vertice.Dietro allo striscione d'apertura si posizionano subito i boliviani, con i loro strumenti musicali; a seguire, una marea di striscioni  piccoli e grandi, ognuno con alle spalle i delegati delle comunità  indigene, dei campesinos e dei gruppi e organizzazioni internazionali  che in questi giorni si sono ritrovati a Cancun per contestare la Cop16 e costruire gli strumenti per cambiare il sistema difendendo il clima e i beni comuni.
La prima parte del corteo sfila per le strade delle città, parlando ai  passanti e ai negozianti, raccontando le ragioni della marcia e le esperienze nelle proprie comunità locali che ognuno porta con se, sventolando bandiere o gonfaloni. Poi, superato il Municipio di Cancun, i manifestanti salgono tutti sui pullman per darsi appuntamento di fronte a Villa Climatica, il forum organizzato dal  ministero dell'ambiente messicano in collaborazione con alcune Ong  filogovernative.

Agenda Cancun - Oltre Cancun

Cancun 7 dic 27 dicembre 2010

Cancun: quella appena conclusasi è stata una giornata di mobilitazioni per portare in piazza la critica allo svolgimento del Cop 16. La marcia partita dal Campamento de La Via Campesina sceglie di fermarsi ad alcune centinaia di metri dal blocco della polizia sulla strada del Cop16, mentre la manifestazione partita dal Forum Dialogo Climatico si svolge nel centro della città.
All'interno del Cop 16, intanto, alcuni delegati come quelli delle organizzazioni ecuadoregne che pensavano di manifestare all'interno non vengono fatti entrare nello spazio ufficiale, mentre, parte della delegazione boliviana, riesce a fare una conferenza stampa all'interno che viene poi allontanata dal vertice.
Diverse azioni che, però, non hanno trovato una sinergia comune dimostrando, peraltro, come sia ancora ampia la strada da percorrere per costruire una “pratica del comune” nell'azione politica e dei movimenti; una pratica capace, in scenari diversi, di non rappresentarsi a partire dalle rispettive appartenenze, ma, invece, di agire per aprire spazi d'azione comune nel tempo della crisi globale.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!