Le forze politiche curde in Turchia e nel Kurdistan del nord si sono
incontrate ieri nella città curda di Amed. Circa mille politici guidati
dal Congresso della Società Democratica (DTK), del Congresso delle Donne
Libere (KJA), del Partito Democratico delle Regioni (DBP) e del Partito
Democratico dei Popoli (HDP) hanno discusso gli sviluppi nel Medio
Oriente, in Kurdistan e in Turchia e hanno assunto decisioni
significative. Tutti i co-sindaci delle municipalità governate dal DB e i
dirigenti delle istituzioni curde hanno partecipato all’incontro.
La risoluzione finale dell’incontro, che si è svolto con lo slogan
“Organizziamoci nello spirito della mobilitazione e trionfiamo con la
resistenza” è stata rilasciata oggi.
L’incontro è iniziato con le scuse al popolo curdo per il fatto che i
politici curdi hanno mancato nell’onorare le responsabilità verso chi
ha resistito durante il processo di auto-governo e una promessa di
proteggere questa volontà e patrimonio di resistenza senza precedenti.
La risoluzione finale ha richiamato l’attenzione sulla guerra in
corso, definita come Terza Guerra Mondiale, e la posizione del Kurdistan
nel cuore del Medio Oriente, lo scenario di questa guerra, dicendo: “È
più che mai nelle nostre mani eliminare le minacce di massacro causate
dalla guerra e determinare la nostra libertà e il nostro status usando
le opportunità esistenti.”
LA RESISTENZA ORGANIZZATA E’ L’UNICA VIA VERSO IL TRIONFO
La risoluzione finale delle forze politiche curde ha affermato quanto segue:
“La storia ha provato che la resistenza organizzata con uno spirito di
unità è l’unico modo per trionfare. Siamo alla vigilia della distruzione
totale o della libertà. Durante questo processo storico, la nostra
principale fonte di morale sarà l’impegno, la tenacia, la determinazione
e il patrimonio lasciato da coloro i quali si sono votati a resistere
fino alla fine.
La nostra lotta che dura da 40 anni ha portato importanti conquiste
al costo di pesanti prezzi e distrutto la speranza delle forze di
occupazione che oggi ricorrono a preparazioni per un genocidio nella
veste di un ‘Piano di Collasso’ dopo essersi confrontati con il nostro
popolo e con la nostra lotta organizzati. Il regime dell’AKP di Erdoğan
ha iniziato l’attacco più grande della storia contro i curdi dopo la
Rivoluzione nel Rojava e la vittoria nelle elezioni in del 7 giugno nel
Kurdistan del nord. Noi in quanto volontà organizzata del popolo curdo
dichiariamo una mobilitazione di resistenza a tutto campo contro questo
recente violento attacco genocida.
Le forze politiche che partecipano a questo incontro hanno preso le
seguenti risoluzioni e decisioni a fronte di questa situazione:
Mentre il Medio Oriente viene ridisegnato, ogni parte del Kurdistan
sta affrontando un attacco di annientamento totale da parte delle
potenze sovrane. Il governo dell’AKP è il leader del genocidio e della
negazione imposta al popolo curdo, mentre il piano di attacco violento
che viene sviluppato prende di mira sostanzialmente il Kurdistan del
nord e il Rojava.
Le nostre montagne e i nostri villaggi vengono bombardati, le nostre
città abbattute, le nostre municipalità messe sotto sequestro attraverso
la nomina di amministratori fiduciari, la stampa curda e i media di
opposizione vengono messi a tacere, coloro i quali abbracciano
l’identità curda vengono espulsi dalle istituzioni statali, politici
sono presi in ostaggio, una politica di genocidio senza precedenti viene
condotta contro le donne curde e le loro conquiste. Sostanzialmente il
popolo curdo e le aree democratiche e di opposizione in Turchia sono
oggetto di una sorta di terrorismo di stato.
NON FAREMO PASSI INDIETRO
La dimensione di questo esteso violento attacco senza dubbio è collegata
al livello oggi raggiungo dalla nostra Lotta di Liberazione. Non
indietreggeremo di un passo, né ci piegheremo di fronte a questi
attacchi. La società curda sta portando avanti a ogni costo la
resistenza che ha iniziata con il Movimento di Liberazione. L’unica via
per uscire da questa concezione di guerra a tutto campo è una resistenza
a tutto campo con uno spirito di mobilitazione. Quindi avviamo
un’iniziativa di organizzazione e azione per una grande resistenza e
vittoria.
LA NOSTRA LOTTA SI BASA SULLA LIBERAZIONE DEL NOSTRO POPOLO E DEL NOSTRO LEADER
Contro la politica di negazione genocida per noi è diventato un obbligo
aumentare la lotta con un cuore e un ordine del giorno. La storia della
nostra lotta ha mostrato che il successo e la liberazione non hanno
significato. L’obiettivo di base della nostra lotta è la liberazione del
nostro popolo e del leader Apo.
Per questa ragione, come coloro i quali hanno intrapreso la missione
di leadership formeranno una linea di resistenza insieme al nostro
popolo come dovere di fondo in questo processo che porta importanti
conquiste, ma anche gravi pericoli. Non possiamo avere altra missione
che quella di sconfiggere la politica di genocidio che ci viene imposta e
garantire la liberazione del nostro popolo. Di certo per noi è un onore
servire nelle istituzioni del popolo, ma coloro che falliscono
nell’adempiere la missione di leadership e insistono su propri fini
dovranno risponderne alla storia. La missione dei leader è di essere
tenaci e devoti quanto il popolo.
Chiediamo al nostro popolo patriottico, a tutte le forze
democratiche, a tutte le aree democratiche e a tutti coloro i quali e
tutti coloro che credono in questa resistenza di prendere il loro posto
contro quest’onda fascista.
Le potenze genocide e sovrane stanno cercando di far risorgere il
tradimento in Kurdistan nello stesso modo in cui lo hanno fatto in
passato. Attraverso reti di tradimento vogliono legittimare il genocidio
e i massacri imposti al popolo curdo. Chiediamo a tutti coloro i quali
sono stati strumento delle politiche genocide dell’AKP, quale che ne sia
la ragione, di abbandonare la parte delle atrocità dello Stato e di
schierarsi dalla parte della lotta del popolo curdo afflitto.
Oggi è il giorno in cui o vinceremo o alla fine perderemo un altro
secolo. Il nostro morale, la nostra responsabilità politica e sociale e
la nostra missione storica ci ordina di non piegarci, ma di resistere
contro l’aggressione colonialista. Senza far dipendere la nostra
speranza di libertà e liberazione da qualsiasi altra forza, noi
trionferemo sulla base del nostro potere autonomo.”
Più di 500, 40, 30, 20, 10 anni dopo
ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!