Nell'auditorium pieno all'inverosimile vengono letti i risultati della Consulta, che ha coinvolto 525 comunità di 43 popoli in 25 stati: 430 comunità hanno approvato la proposta lanciata durante la prima parte del V Congresso Nazionale Indigeno. 80 comunità stanno ancora continuando la consulta, che in alcune zone non è stata possibile per la situazione di violenza in cui si trovano.
Alla luce dell’approvazione nella Consulta, vengono letti gli accordi raggiunti nella seconda sessione del V Congresso CNI, svoltasi in questi giorni al Cideci, che vengono ratificati tra gli applausi.
Creare un Consiglio Indigeno di Governo con rappresentanti, uomini e donne, di tutti i popoli, tribù e nazioni originari che fanno parte del CNI.
Questo Consiglio sarà collettivo e si reggerà su sette principi: obbedire e non comandare, rappresentare e non sostituire, abbassarsi e non salire, servire e non servirsi, convincere e non vincere, costruire e non distruggere, proporre e non imporre.
Che la voce di questo Consiglio sia una donna indigena appartenente al CNI
Che questa donna sia proposta come candidata indipendente alle elezioni presidenziali nel 2018
Per creare il Consiglio Indigeno di Governo ci sarà un’Assemblea Costituente nel maggio 2017.
Allargare l’azione oltre le comunità e popoli del CNI, costruire una comunicazione indipendente, darsi momenti di organizzazione territoriale, creare una cassa comune in poche parole... organizzarsi. Questo il percorso che inizia nel paese. Cercare di sradicare ciò che divide e rafforzare i percorsi autonomi, costruire cammino comune con altri. E’ l’ora che “tremi nel suo centro la terra”.
Dopo le esponenti del CNI la parola passa ai famigliari di Ayotzinapa. Perché la ferita della sparizione dei 43 studenti è ancora aperta e la richiesta di verità è un impegno di tutti.
Per creare il Consiglio Indigeno di Governo ci sarà un’Assemblea Costituente nel maggio 2017.
Allargare l’azione oltre le comunità e popoli del CNI, costruire una comunicazione indipendente, darsi momenti di organizzazione territoriale, creare una cassa comune in poche parole... organizzarsi. Questo il percorso che inizia nel paese. Cercare di sradicare ciò che divide e rafforzare i percorsi autonomi, costruire cammino comune con altri. E’ l’ora che “tremi nel suo centro la terra”.
Dopo le esponenti del CNI la parola passa ai famigliari di Ayotzinapa. Perché la ferita della sparizione dei 43 studenti è ancora aperta e la richiesta di verità è un impegno di tutti.
A chiudere l’assemblea arrivano le parole del SubComandante Moises a nome dell’Ezln: “avete il nostro appoggio con tutta la nostra forza...." "forse è l’ultima opportunità che questi suoli non spariscano tra tanta morte”.
Dopo l’assemblea viene offerto un pranzo a tutti coloro che sono presenti a questo atto che apre una nuova speranza per il Messico. Dal palco inizia la musica e la serata si chiude con la parata di centinaia di miliziani.
Mentre scende la notte, si riparte tutt@ verso San Cristobal, dove da oggi è ricominciato al Cideci l’ultima parte dell’Incontro che terminerà il 4 gennaio.
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