PAROLE DELLA COMANDANCIA GENERALE DELL’EZLN,
NELLA VOCE DEL SUBCOMANDANTE INSURGENTE MOISÉS,
NELL’OMAGGIO AL COMPAGNO GALEANO.
IL GIORNO 24 MAGGIO 2014
A LA REALIDAD, CHIAPAS, MESSICO
Compagne e compagni, comandanti, compagne e compagni basi di
appoggio, miliziani, insurgentes tutti.
Compagni e compagne della sexta. Buon giorno o buona sera o
buona notte a tutte e tutti secondo dove stanno.
Compagne e compagni, fratelli e sorelle.
Attraverso la mia voce parla la voce dell’Esercito Zapatista
di Liberazione Nazionale.
Attraverso la mia voce parlano il dolore e la rabbia di
centinaia di migliaia di indigeni, uomini, donne, bambini e anziani
dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale.
Siamo qui con le compagne e i compagni de La Realidad per
appoggiarli con tutta la nostra degna rabbia.
I compagni e le compagne della Sexta devono capire
qualcosa. L’EZLN non si può intromettere, così come vuole, nelle
comunità e nei governi autonomi. Perché noi, come EZLN, non parliamo a
vanvera di “rispetto”, questa è la nostra pratica. L’EZLN come forza del
popolo entra nei problemi delle comunità zapatiste solo se le autorità autonome
lo chiedono.
Facciamo così perché i militari, chiunque essi siano, sempre
devono rispettare e servire il popolo, i civili.
Quando ci rendemmo conto del vile e crudele assassinio del
nostro compagno Galeano, sentimmo molto dolore e molta rabbia. Ma non
potevamo fare come volevamo, ma dovevamo rispettare e obbedire il nostro
popolo, quale cammino dovevamo percorrere e cosa dovevamo fare come EZLN che
siamo.
Il rispetto di cui abbiamo parlato, come Esercito Zapatista
di Liberazione Nazionale, lo dobbiamo al popolo e alle autorità autonome
Zapatiste, così contenemmo la rabbia e il dolore che avevamo.
Questo fino a quando ce lo chiese la Giunta del Buon
Governo de La Realidad che ci disse:
“Fin qui siamo arrivati noi, ora la
Comandancia dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale intervenga
affinché si faccia giustizia contro l’attacco e l’assassinio contro di
noi e contro la nostra organizzazione zapatista”. Allora abbiamo potuto
venire.
Con tutta la rabbia siamo venuti ad accompagnare le compagne
e i compagni, per stare con loro, per investigare su questo vile assassinio,
perché queste persone contras, paramilitari antizapatisti hanno quello che
hanno per essere contro di noi , e si fanno passare come se fossero zapatisti e
così ottengono i loro progetti, dicendo che sono rappresentanti
zapatisti.
Sappiamo chi sono costoro e con chi, del mal governo,
parlano. Sappiamo che sono gli sciocchi del malgoverno che ci cascano
credendo che stanno parlando con noi.
Qui glielo diciamo ancora a questo fottuto malgoverno:
NON siamo mendicanti.
Non riceviamo gli avanzi della loro tavola.
Non cerchiamo, né riceviamo briciole.
Cerchiamo di governarci con il nostro popolo del Messico con
Giustizia , Libertà e Democrazia.
Non sono gli zapatisti che parlano con loro.
Non parlano con il malgoverno né oggi né mai.
Non abbiamo la seppur minima fiducia di questi senza
cervello.
A noi non ci importa che trattino quelli del
malgoverno come stupidi e li ingannino con frottole da venduti.
Perché così sono i malgoverni: gente ignorante e stupida, che non ha
l’intelligenza per governare, hanno solo mani grandi per rubare. E’ così
come lo dimostrano e l’hanno dimostrato i presidenti municipali, i reggenti, il
Manuel Velasco, il Peña Nieto. Tutti loro, di qualunque partito
appartengano, sono ignoranti che si muovono solo quando c’è da rubare e si
pettinano, si fanno belli per fare la foto che andrà sulla stampa
prezzolata. Così lo abbiamo vissuto da più di 71 anni del PRI, nei 12
anni del PAN e ora continuano con il PRI. Inoltre è quello che si
vede nei governi locali da dove passano gli altri partiti come il verde ecologista,
quello della rivoluzione democratica, il partito del lavoro, il movimento
cittadino e qualsiasi altro che hanno e che avranno dei politici professionali.
Compagne e compagni:
La rabbia che abbiamo è contro il capitalismo.
Perché quello che fecero al compagno Galeano fu per mano del
capitalismo. E qualsiasi cosa fanno o assassinano a un altro compagno di
questa comunità, questa viene pianificata dal mal governo contro di noi come
organizzazione EZLN.
Quando vediamo il compagno Galeano, vediamo gli assassini e
vediamo anche chi sta dietro questi assassini:
É Velasco e chi sta dietro Velasco è Peña Nieto e chi sta
dietro il vendi patria del Peña Nieto è il gran capitale che è il vero
criminale disumano del capitalismo neoliberale.
Si stanno lavando le mani o si laveranno le mani. E’
stata una mascherata il fatto che arrestarono questo o quello che sia.
Perché non lo fanno perché ci sia giustizia e perché paghino
gli assassini ma per tentare di calmare la grande ondata di dolore e rabbia che
si alzò in tutto il mondo. Ossia lo fanno per tranquillizzare a gente come voi,
compagne e compagni della Sexta e alunni e alunne della escuelita di tutto il
mondo.
Perché sono loro quelli che organizzarono tutto, per fare
quello che hanno fatto con noi. Così fecero. Una tal Florinda
Santis di qui de La Realidad, antizapatista e reggente del PAN a Las
Margaritas. E’ lei e altri che li chiamarono per offrire loro denaro che viene
dal mal governo. Questa tal Florinda si mette d’accordo con il tale
commissario per la pace e si riunisce con gli ex governatori, presidente
municipale, governo statale, deputati e senatori e il governo federale.
Da tempo prima andavano pianificando insieme. Il tal malvagio Luis H. Alvares.
Si riuniva con questa tal Florinda e un certo Carmelino per portare avanti il
vile e crudele lavoro paramilitare con queste persone vendute de La Realidad.
Così tra gli uni e gli altri questi parassiti prepararono
il piano insieme a questa gente de La Realidad che, alla fine, divennero gli
esecutori, senza rendersi conto di come venivano usati.
Perché come possono vedere questa Florinda
Santis, così li orientò, gli diede le istruzioni:
“Se fate in modo che gli
zapatisti abbiano più problemi con voi, vi procuriamo più denaro, più progetti
e vi procuriamo delle armi”. E realizzarono la provocazione fino ad
arrivare alla imboscata e uccidere quelli che capitavano sotto mano.
E così fu. Visto che lei sapeva coloro che già non sono
zapatisti li chiama per organizzarli. E la reggente si mette d’accordo
con tutti i governi li porta davanti alle autorità e al governo, li copre di
denaro, di progetti e armi. Più impegno ci mettono con queste autorità e più
vedono che sono appoggiati dal malgoverno.
Ora che già hanno ucciso, la stessa Florinda torna a
ingannare. I malgoverni hanno bisogno di pulire il crimine affinché
non appaia che furono loro a pianificare, organizzare e finanziare tutto.
Devono fare in modo che si arrestino gli assassini in modo che si sappia che
non furono loro.
Ma la verità è che furono loro. E’ come un filo
o una catena, una dopo l’altra: Florinda la reggente, dirigenti della CIOAC,
presidente municipale, governatore, ex governatori che erano d’accordo che si
passasse il denaro ai paramilitari e stavano molto in silenzio e ora parlano ma
per difendere i criminali e sicuro che questo vale anche per quello che dice di
essere il Commissario di Pace che ha mandato gente a offrire denaro e appoggio
a dirigenti dell’EZLN in cambio di passare informazioni se il Subcomandante
Insurgente Marcos sta molto ammalato, o se già è morto. Ma già avete
visto con i vostri occhi se il Sup Marcos è molto ammalato o se è morto.
E cosi fanno anche deputati e senatori e il governo federale.
Tutta la forza dei malgoverni l’hanno messa in questo attacco criminale e
vengono anche appoggiati, in questo piano, da gente che si dice di sinistra,
progressista e democratica.
Compagni e compagne:
Il mal governo ha il piano di assassinare l’Esercito
Zapatista di Liberazione Nazionale .
Il malgoverno vuole e continua a desiderare che diventiamo
come loro che sono macchiati del sangue di un compagno lottatore che non si
vendette e non si arrese, non cambiò direzione.
Perché questi uomini e donne ingannati, manipolati stanno
obbedendo ai mal governi dei tre livelli. Vedano loro stessi quello che dicevano
quando portarono a termine l’assassinio.
Dicevano. “Venite donne,
portiamo qualcosa , machete, bastoni, pietre per appoggiare i nostri
uomini. Ricordiamoci che così ci ha detto il governo, per questo stiamo
ricevendo il Programma di Opportunità”. Così gridavano, così
dicevano.
I mal governi pensano e vogliono che ci ammazziamo tra di
noi indigeni,.
Vogliono che perdiamo la nostra testa, vogliono che
siamo più pazzi di loro , vogliono che siamo più assassini di come sono loro,
per poter dire ai mezzi di comunicazione venduti e che hanno comprato che
questo è un problema intercomunitario.
I mal governi pensano e vogliono organizzare la gente e
dicono loro “Ammazzate gli zapatisti con qualsiasi pretesto così si stancano
della loro lotta di liberazione nazionale” . Il piano di questi
assassini era quello di assassinarci, sotterrarci, ucciderci tutti.
E continueranno a provarci una volta e un’altra volta ancora
e continueranno con questo.
Perché dicono: che vanno a prendere il caracol”.
Così cercheranno di fare con tutti i caracoles.
Pensano che con l’assassinio di un compagno come Galeano, va
a finire la lotta, la nostra organizzazione. Ma NON È COSÌ.
Per questo siamo qui, perché sia chiaro che la lotta
zapatista NON FINISCE.
Vogliono che finisca l’esempio della nostra lotta, pensano
che abbiamo paura che ci ammazzino.
Noi sappiamo che siamo disposti a morire se è necessario
così come i compagni caduti nell'anno 1994 che sapevano perché andavano a
morire. E continuiamo la nostra lotta come continuò a farla il
nostro Compagno Galeano, perché lui seguì l’esempio dei nostri compagni caduti.
Così noi seguiamo l’esempio del nostro compagno Galeano. Per
loro siamo esempio in Messico e nel mondo.
Compagne e compagni:
Il nostro dovere principale come EZLN sono le comunità
zapatiste, i nostri compagni e compagne base di appoggio. Se loro hanno
un problema è la prima cosa che vediamo e cerchiamo di appoggiare. Noi
non diciamo che venga un altro giorno o lo vediamo dopo o altro pretesto.
Per questo abbiamo sospeso la nostra partecipazione con i
compagni del Congresso Nazionale Indigeno e l’omaggio al compagno Luis Villoro.
Non potevamo stare in due luoghi nello stesso tempo. Non
potevamo seguire questo grave problema e nello stesso tempo occuparci di
ospitare migliaia che avrebbero partecipato a questi incontri venendo da tutto
il mondo. Quindi abbiamo dovuto scegliere e abbiamo scelto il nostro popolo.
Siamo venuti fino a La Realidad, il paese del compagno
Galeano e della sua famiglia e dei suoi compagne e compagni, dove sta la rabbia
e il dolore. Come compagni che siamo e zapatisti veri che siamo, dovevamo
stare con le compagne e i compagni e sospendemmo i lavori. Non siamo
andati passeggiando in altri luoghi, per esempio all'estero, facendo discorsi .
Perché la cosa più importante per noi sono le compagne e i
compagni delle comunità.
Loro sono la nostra forza, nostro alimento, nostro
destino.
Loro sono noi.
Compagne e compagni:
Siamo venuti a dissotterrare il nostro compagno
Galeano. Tra poco potranno vedere come.
Queste persone che lo hanno assassinato sono sole, sono
macchiate dal sangue pulito e puro di un lottatore. Per questo mai
potranno lavarsi. Stanno facendo il lavoro del demonio di Peña
Nieto e di Velasco, del demonio del capitalismo neoliberale.
Stanno obbedendo agli ordini del supremo paramilitare che è
Peña Nieto e Velasco che perseguitano il popolo, le donne e gli uomini che
lottano.
Perseguitano le donne e gli uomini güeros [di pelle
bianca NdT], perché ci sono compagne e compagni güeros e güeras che sono
in basso e a sinistra.
Perché è chiaro quello che vogliamo, quello che cerchiamo per
questo paese e forse per il mondo: quello che diciamo: “Il popolo comanda e il
governo obbedisce”.
Andiamo a sotterrare poco a poco questo sistema capitalista
ingiusto, fottuto, sorpassato, disuguale, che già puzza e inquina con il suo
marciume tutto il mondo.
Siamo mille e mille le zapatiste e gli zapatisti. In
questo momento ci sono compagne e compagni nei caracoles che stanno facendo
omaggio al compagno Galeano perché non sono potuti venire fin qui.
Ci sono anche compagne e compagni che stanno manifestando e
protestando in varie parti del Messico, in varie città di altri paesi.
Perché vedono che quello che stiamo costruendo è una alternativa, vedono che è
un altro tipo di sistema di un mondo nuovo. Si rendono conto che davvero
siamo anticapitalisti.
Per questo fu così tanto crudele la forma con cui
assassinarono il compagno Galeano perché così glielo ordinò, così disse loro il
mal governo di Peña Nieto e Velasco. E devono obbedire perché per questo sono
pagati.
La disgrazia è che c’è gente con la testa fottuta e
putrida che non pensano ai loro figli e figlie, che li abbandonano per fare il
lavoro per conto di questi criminali. Perché è necessario che si faccia
giustizia.
Compagne e compagni:
I mal governi non ci rispettano come indigeni come noi
siamo. Ci vedono come cani e pensano che siamo cani perché i cani si mordono
tra di loro e si ammazzano tra di loro finché uno vince.
Noi diciamo chiaro “Non siamo cani.
Siamo una organizzazione che lotta per la Liberazione
Nazionale, anticapitalista. Lottiamo per la Libertà, Giustizia e la
Democrazia. Lottiamo per un mondo migliore, un mondo dove possano entrare
tutti i mondi.
Non permetteremo che ci facciano cambiare strada che è
quello che vogliono questi brutti stronzi, mal partoriti dei mal governi”.
Ci da dolore e tristezza quello che fecero al nostro
compagno Galeano, ma NON andiamo a
macchiarci con il male di fronte al male.
Perché lottiamo per la giustizia, per milioni di esseri
viventi di questo paese e vogliamo e cerchiamo giustizia per i secoli dei
secoli e per sempre e non come questi mal chiamati governi capitalisti che non
sanno cos'è la giustizia perché essi sono gli stessi che commettono le ingiustizie.
Continueremo il lavoro che ci ha lasciato il compagno
Galeano e andiamo a farlo con la giusta e degna rabbia che ci lasciò, il popolo
comanda e il governo obbedisce.
Come lui lo fece, con l’esempio dei compagni caduti
nell’anno 1994. Dobbiamo seguirlo.
Seguiremo l’esempio delle
compagne e dei compagni qualsiasi caduti, non importa se erano comandanti o non
comandanti.
Abbiamo davanti molta strada per guadagnare la libertà del
nostro popolo del Messico, non come dicono loro che ci sono solo due strade: le
elezioni o le armi.
Abbiamo visto durante questi 20 anni che quando
dialoghiamo con questi vendi patria non è servito a niente. Nessuno dei tre
poteri parassiti attuarono quello che avevano detto nel dialogo.
Il dialogo che ci è servito è quello con la gente che sta in
basso e a sinistra e che ora sono le compagne e i compagni della Sexta, le
compagne e i compagni dei mezzi di comunicazione liberi e alternativi che
alcuni stanno qui e altri non poterono venire.
A questo è servito il dialogo con il popolo del Messico e
del mondo: ascoltare e apprendere. E ora, questo dialogo di ascolto, è toccato
a migliaia di compagne e compagni attraverso la nostra escuelita. Ossia ci
stiamo dando il turno a dialogare: comandi e basi con quelli in basso e a
sinistra. All'inizio toccava ai comandanti dialogare e ora alle nostre compagne
e ai nostri compagni delle comunità gli tocca dialogare. Questa è la
verità compagne e compagni.
Ossia stiamo diventando tutti e tutte come buoni
rappresentanti, come abbiano detto “Il popolo comanda e il governo obbedisce”.
Per questo noi come zapatisti non siamo per lottare al fine
di prender il potere né con le elezioni, né con le armi. Ma siamo perché
il popolo decida il suo cammino e lo faccia senza partiti politici che lo
inganna e non lo rispetta e per difendere il nostro popolo.
Compagne e compagni:
La gente della CIOAC cosa fanno oltre al lavoro di essere
paramilitari? E a chi serve questo? Ai ricchi difendendo
quelli che li sfruttano. E di questo sono responsabili i loro
leader, sia statali che nazionali che dicono di essere.
E’ certo: i leader statali e nazionali stavano nella
pianificazione ed erano d’accordo con la “Crociata Nazionale contro la
fame”. Perché li è dove c’è il denaro per rubare quello che è del
popolo. Sono gli avanzi della ruberia quello che va al popolo. Cosi
vivono, di questo vivono i leader. Non è un piano contro la fame, è un
piano di controinsurrezione.
Tutti i grandi e piccoli leader è li dove apprendono a
orientare male al popolo, è li dove apprendono a essere mafiosi, imbroglioni,
manipolatori.
Ascoltino quello che è la CIOAC: CIOAC della comunità
20 di Noviembre attaccarono i compagni della comunità 10 de Abril del
caracol di Morelia pochi mesi fa. Quelli della CIOAC erano già entrati
nella terra recuperata che confina con i compagni del territorio de La Realidad
con Morelia, circa una anno fa. Quelli della CIOAC attaccarono la
gente di Guadalupe Los Altos lungo il fiume Euseba con pallottole, circa un
mese fa. La CIOAC attaccò sparando alla gente di San José Las Palmas
vicino a Las Margaritas ancora circa un mese fa.
Quelli della CIOAC, circa 15
giorni fa, si scontrarono con la gente del Ejido Miguel Hidalgo Municipio de
Las Margaritas.
Quelli della CIOAC si scontrarono con la loro stessa gente
nel Municipio Rayon Norte del Chiapas dove ci fu un morto.
Quelli della CIOAC il 2 di maggio attaccarono, in una
imboscata, i compagni de La Realidad, li dove assassinarono, in forma crudele,
il compagno Galeano.
Questo è la CIOAC: paramilitari, diretti dai leader
paramilitari Los Luises, con i loro capi supremi Peña Nieto e Velasco.
Perché cosi dicono i loro padroni del neoliberalismo che sono complici loro.
Allora ci domandiamo: “Che futuro insegnano ai loro figli
questa gente della CIOAC? Di essere paramilitari?” O essere
assassini? In cambio di denaro per uccidere quelli del proprio popolo.
Questo è quello che hanno preparato i mal governi. Vanno a continuare così in qualsiasi caracol. Sono preparati contro di
noi perché si stanno rendendo conto che rimane poca vita al sistema di
malgoverni. Per questo cercano di fare qualsiasi cosa, per brutale che
sia, contro di noi le zapatiste e gli zapatisti.
Qui a La Realidad il mal governo pianificò e attuò per
tentare di assassinare l’EZLN perché noi stiamo costruendo un altro SISTEMA DI
GOVERNO, contro l’altro mal SISTEMA capitalista.
Per loro siamo il gran nemico principale ed è la verità che
siano loro nemici perché ora basta!.
E con il nostro ya basta! c’è il
“comandare obbedendo” dove il governo non governa ma il popolo governa e quelli
che sono nel governo sono servitori.
Per questo quelli del mal governo pianificano, organizzano,
spendono milioni per questo, comprano gente affinché vengano ad assassinarci.
Per questo non dobbiamo sbagliarci: il nemico è quello in
alto. Solo se li tiriamo giù cessano di essere il nemico.
Con gli assassini ingannati sì si farà giustizia. Di
tutto questo poi lo spieghiamo meglio.
Noi non ci vendichiamo, ci vendicheremo ma contro il
capitalismo.
Compagne e compagni:
In verità non sappiamo parlare bene lo spagnolo, non
sappiamo scrivere bene, non sappiamo leggere bene i libri, perché ci sono libri
buoni e ci sono quelli che di fatto non servono perché anziché orientare ti
confondono.
Ma noi leggiamo molto bene la situazione brutta, bruttissima
in cui noi messicani viviamo in questo paese e in altri paesi del mondo.
La leggiamo pensando, ascoltando la gente in basso e a
sinistra. E con questa lettura andiamo pensando come deve essere una vita
migliore, cioè un altro sistema migliore.
Lo spagnolo lo parliamo con molto sforzo per svegliare
quelli in basso e a sinistra, per condividere la nostra idea di una costruzione
di come governarci nella campagna e nella città.
Per mostrare quello che siamo e apprendere dall'esempio della lotta di altri.
Alcuni scrivono molto perché non appresero nulla nel
ministero dell’educazione pubblica, ma si misero solo la penna nel taschino
della camicia e solo questo impararono.
Ma noi scriviamo con l’esempio e la pratica delle nostre
compagne e compagni. Chiaro, ora sanno scrivere, già costruirono le loro
scuole autonome.
Per questo diciamo chiaro che non è un problema se sappiamo
o non sappiamo scrivere e parlare spagnolo, se sappiamo o non sappiamo leggere
in spagnolo, se sappiamo molto o poco lo spagnolo, perché si cerca e si libera
il pensiero e la pratica e così si va migliorando e correggendoci.
E così che le compagne e i compagni basi di appoggio
zapatista scrivono nella pratica con la loro creazione di un nuovo sistema di
governo contro l’altro mal sistema. Questa è la verità compagne e
compagni della Sexta.
Senza sapere dove va la virgola, gli accenti, i segni e
altre cose ma sappiamo quale sistema nuovo ha bisogno questo paese. O no
compagne e compagni?
Compagne e compagni della Sexta. Lottiamo, lavoriamo,
parliamo tra noi che siamo in basso. Non guardiamo più verso l’alto. Li
non ci sono occhi né orecchie. Li non c’è rispetto.
Guardino, è come con i mezzi di comunicazione pagati: se lì
cerchi informazione su come sta il mal sistema di questo paese non trovi nulla,
perché non viene fuori niente.
Questo si; tutti i giorni escono note e notizie dei mal
governi, perché sono pagati con migliaia di pesos. Che il Messico sta
migliorando grazie a questo governo e quando ti giri per guardare in basso per
vedere se è vero quello che dicono i mezzi di comunicazione ben pagati, vedi
che è totalmente il contrario.
Quindi bisogna guardare in basso.
Cioè, se vogliamo sapere come lottano altri fratelli di
altri paesi bisogna andare a leggere e ascoltare i mezzi di comunicazione
alternativi o liberi. “Ascoltatori” li chiamiamo noi. Perché loro
ascoltano e diffondono quello che hanno ascoltato senza cambiare nulla e lo
mandano per altri lati affinché altre e altri, come noi zapatisti, apprendiamo
dalle altre lotte, le ascoltiamo e le appoggiamo.
Cosi che avanzino compagni dei mezzi di comunicazione liberi
in basso e a sinistra.
E’ come adesso. Se vogliamo sapere come e cosa stanno
facendo ora le compagne e i compagni della Sexta, lo troviamo solo nei mezzi di
comunicazione alternativi. Nei mezzi pagati non c’è niente.
Perché? Perché non c’è paga in queste notizie. E così per
quanto siano a sinistra e rivoluzionari, ci sono quelli che tengono una gamba
da una parte e una gamba dall'altra. Però è così. La dignità è
quella che a loro manca.
Nei mezzi di comunicazione alternativi è dove ci siamo resi
conto delle mobilitazioni dei compagni della Sexta, dove abbracciano la
famiglia del compagno Galeano, salutano e abbracciano le compagne e i compagni
de La Realidad con dignità e rabbia sia del Messico come di altri paesi del
mondo. Così sappiamo delle mobilitazioni in tutti gli angoli del mondo per appoggiare,
abbracciare la famiglia e i compagni del compa Galeano.
In Messico abbiamo visto molte altre proteste nelle città e
molte altre forme di protestare nelle pagine di internet e e di twitter,
così come lo chiamano, e che in tutto il mondo si incontrano tra di loro.
Compagni tutte e tutti siamo a La Realidad per la
realtà che hanno fatto i mal governi che vogliono assassinarci e distruggere
quello che si sta costruendo qui ne La Realidad e diciamo al malgoverno: “Il
Popolo Zapatista de la Realidad mai permetterà che la distruggano” Sarà un
giorno una realtà in questo paese quello che si sta costruendo qui ne La
Realidad. Se non poterono finirci all’alba del 1° di gennaio del 1994
ancor meno ora. Perché è nostro impegno liberare questo paese ,
passi quello che passa, costi quello che ci costa e venga quello che viene.
Dalle montagne del sud est messicano
Per i Comitato Clandestino Rivoluzionario Indigeno -
Comando Generale del
Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale
Subcomandante Insurgente Moisés
Maggio 2014, La Realidad per la realtà di questo paese che
un giorno sarà realtà in tutto il mondo. Oggi, anno 20 della guerra contro
l’oblio.
Traduzione da parte di Gianfranco di Ya Basta Milano-Italia