Incarcerate per la performance anti-Putin nella cattedrale di Mosca
Maria e Nadia, le Pussy Riot detenute per la performance anti-Putin nella cattedrale di Mosca, sono state rilasciate oggi. E' scattata anche per loro l'amnistia approvata dalla Duma.
"Se avessi potuto, avrei rifiutato la misericordia" di Putin,
è stata una delle prime dichiarazioni di Maria Alyokhina. La giovane ha continuato definendo l'amnistia "non un atto umano, ma profanazione", visto che in base alla legge non verrà rilasciato nemmeno il 10% dei detenuti.
Maria appena rilasciata, dicono i giornali, si è recata presso la sede di un'organizzazione contro
la tortura per vedere come portare avanti una denuncia che aveva scritto durante la sua
detenzione.
L'attivista ha continuato dichiarando che non rimpiange la preghiera punk nella cattedrale di
Mosca che le è costata la detenzione, aggiungendo"siamo pronte a ripeterla. Ma vorremmo cantare la canzone fino alla fine. Dovrebbe essere ascoltata nella sua interezza, non solo un verso".
Intanto anche Nadia detenuta nell'ospedale carcerario di Krasnoiarsk in Siberia ha lasciato la struttura. Ad aspettarla c'era il marito.
Nei socialnetwok circola la prima frase che avrebbe detto all'uscita dal carcere "Russia senza Putin!".
Sulla carcerazione delle Pussy Riot e all'arresto dei militanti di Green Peace hanno puntato i
riflettori sulla mancanza di libertà e le condizioni di detenzione in Russia. Sono state infatte moltissime le mobilitazioni ed iniziative contro il governo russo.
A poche settimane dalle Olimpiadi di Sochi Putin sta cercando di usare l'amnistia per "ripulire" la propria immagine, anche alla luce delle proteste per le leggi antigay che continuano ad essere utilizzate nel paese.
è stata una delle prime dichiarazioni di Maria Alyokhina. La giovane ha continuato definendo l'amnistia "non un atto umano, ma profanazione", visto che in base alla legge non verrà rilasciato nemmeno il 10% dei detenuti.
Maria appena rilasciata, dicono i giornali, si è recata presso la sede di un'organizzazione contro
la tortura per vedere come portare avanti una denuncia che aveva scritto durante la sua
detenzione.
L'attivista ha continuato dichiarando che non rimpiange la preghiera punk nella cattedrale di
Mosca che le è costata la detenzione, aggiungendo"siamo pronte a ripeterla. Ma vorremmo cantare la canzone fino alla fine. Dovrebbe essere ascoltata nella sua interezza, non solo un verso".
Intanto anche Nadia detenuta nell'ospedale carcerario di Krasnoiarsk in Siberia ha lasciato la struttura. Ad aspettarla c'era il marito.
Nei socialnetwok circola la prima frase che avrebbe detto all'uscita dal carcere "Russia senza Putin!".
Sulla carcerazione delle Pussy Riot e all'arresto dei militanti di Green Peace hanno puntato i
riflettori sulla mancanza di libertà e le condizioni di detenzione in Russia. Sono state infatte moltissime le mobilitazioni ed iniziative contro il governo russo.
A poche settimane dalle Olimpiadi di Sochi Putin sta cercando di usare l'amnistia per "ripulire" la propria immagine, anche alla luce delle proteste per le leggi antigay che continuano ad essere utilizzate nel paese.