Intervista a Christian Elia, inviato in Cisgiordania per PeaceReporter
La nave del Free Gaza movement nella notte è stata costretta a fare ritorno a Cipro, sotto la minaccia di 4 unità della Marina israeliana.
Si è concentrata su Gaza city l’incursione di oggi, una vera e propria mattanza, quella che dalle prima ore della mattinata l’esercito israeliano ha messo in atto. L’avanzata, che non ha risparmiato niente e nessuno, è entrata dal sud della città e si è diretta con ferocia verso il centro. Donne, uomini, bambini, anziani, nelle strade cercano invano di scappare, ma a Gaza non c’è un posto dove trovare rifugio e l’esercito, ha sparato, anche contro chi inerme colto dalla paura tentava di scappare. Le immagini di un video Reuters mostrano le raffiche, durate ore, dell’artiglieria israeliana. L’Idf sta usando bombe al fosforo nel centro di Gaza. La denuncia dell’inviato della tv pan-araba Al-Jazeera, si associa alle dichiarazioni dell’Onu la cui sede è stata bombardata nella tarda mattinata. "Bisogna dire che fa molta notizia perchè è la sede dell’ONU, ma quello che è accaduto oggi sta accadendo da venti giorni", ci dice Christian Elia. Nell’escalation dell’attacco stamane è stato colpito anche un edifico di Gaza che ospita la stampa, compresa l’agenzia britannica Reuters. Due giornalisti della tv di Abu Dhabi sono rimasti feriti. Secondo quanto riferisce sempre Al Jazeera nei raid israeliani è stata colpita anche una sede della Croce Rossa. Poco dopo è stata colpita la sede della Mezzaluna Rossa, che si trova nella zona che ospita anche un piccolo ospedale. All’interno di questo ospedale erano presenti 500 persone tra operatori sanitari e feriti e i suoi locali sono andati in fiamme.
La cronaca di queste ultime ore nel collegamento telefonico con Christian Elia, inviato in Cisgiordania per PeaceReporter. [ audio ]
Più di 500, 40, 30, 20, 10 anni dopo
ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!