300 miissili e la Francia ne va fiera. Il tête-à-tête fra i presidenti della République e l'industria nucleare è inevitabile. Le cifre non sono più segreto di stato da quando Sarkozy, nel 2008, le ha rese pubbliche: 200 missili a testata nucleare in servizio e 100 di riserva costituiscono la forza d'urto nazionale voluta da de Gaulle. 3 miliardi di Euro all'anno, il costo. Ogni missile trasporta una bomba all'idrogeno, la famosa bomba H, detta termonucleare. La Francia le resta fedele da quando, nel 1986, è riuscita a farla esplodere. Il plutonio contenuto in queste bombe (7 kg di plutonio 239 per 50 kg di uranio 235) viene prodotto dai reattori (circa 200 kg all'anno). Oggi l'esercito francese ha una riserva talmente abbondante che non serve più fabbricare altre bombe. Protetta da una bellissima ma inaccessibile zona boschiva a qualche km da Digione, la CEA, Commissariato dell'energia atomica, inventa, esegue test e fabbrica in serie tutti gli elementi che costituiscono una testata nucleare avendo a disposizione una eccellente struttura logistica: acceleratori, reattori nucleari e magazzini di stoccaggio miniaturizzati, stand per i lanci, inceneritori. Una volta uscite dalla fabbrica, le bombe H sono trasportate fino a Brest e sistemate, dopo l'assemblaggio in sito, nei ventri dei quattro sottomarini nucleari. I sottomarini a propulsione nucleare costano ognuno, 24 miliardi senza contare le regolari operazioni di abilitazione e i missili. La forza di dissuasione nucleare francese resta in allerta 24 ore su 24 e ce n'è almeno uno che pattuglia i mari per tre/ quattro mesi all'anno. Ogni sottomarino francese possiede una capacità esplosiva pari a 1000 volte quella scaricata su Hiroshima su un raggio di azione di 9000 km. Con il nuovo arsenale la Francia può radere al suolo Pechino mentre prima arrivava solo fino a Mosca. Il progresso non si ferma e per il 2015 ci saranno altre nuove testate nucleari oceaniche.. . ma se per caso i sottomarini fossero messi fuori uso ci sono sempre 40 aerei da bombardamento, 2 squadroni nuclearizzati, i rinomati Mirage 2000 N, e i Rafale, ultimi modelli presentati sulla passerella libica. Proprietaria di uno degli arsenali atomici più potenti del mondo, la Francia è orgogliosa di essere uno dei paesi firmatari del trattato di non-proliferazione nucleare e di avere sospeso definitivamente i test nucleari nel 1996.
Le bombe però hanno bisogno di manutenzione costante e quindi ritornano a più riprese a "rigenerarsi" in fabbrica dove poi, alla fine di un degrado progressivo dei componenti, sono seppellite in un cimitero molto radioattivo. Ma oggi è con il laser che si simulano le esplosioni termonucleari... nel cuore di una foresta, un parco naturale protetto....