giovedì 1 marzo 2012

Messico - La CGT visita i detenuti in Chiapas.

Una delegazione spagnola della Confederazione Generale del Lavoro (CGT) visita i detenuti zapatisti e dell’Altra campagna.


Dopo la visita in Chiapas ai detenuti zapatisti e dell’Altra Campagna, una delegazione spagnola della Confederazione Generale del Lavoro (CGT) ha dichiarato di aver constatato il loro eccellente stato d’animo, nelle circostanze in cui sopravvivono, e la loro ferma determinazione collettiva di continuare a resistere alla loro ingiusta detenzione che si inserisce nei progetti predatori del governo di Juan Sabines Guerrero.
La delegazione della CGT ha visitato le prigioni numero 5 e 14, a San Cristóbal de las Casas e Cintalapa, dove hanno trovato impressa l’impronta del professor Alberto Patishtán Gómez, prelevato all' alba del 20 ottobre 2011 in pieno sciopero della fame per essere trasferito nella prigione federale di Guasave, Sinaloa, ad oltre 2 mila chilometri dal Chiapas.
Questo fatto, che rappresenta un grave attentato alla libertà di espressione di Patishtán ed una violazione della legislazione vigente, non ha sconfitto la sua resistenza.
Gli attivisti spagnoli rilevano che, mentre i compagni della prigione 5 li ricevevano per festeggiare il terzo compleanno di Leonardo, figlio di Rosa López Díaz ed Alfredo López Jiménez, nella prigione 14 è stato permesso loro di parlare con i detenuti solo in parlatorio.
Nella stessa prigione 5 hanno incontrato Francisco Santiz López, base di appoggio zapatista, e Lorenzo López Girón, simpatizzante zapatista ferito da pallottole ed ospedalizzato in carcere. Francisco e Lorenzo hanno espresso alla delegazione la speranza che il loro caso si risolva, ma sempre inserendolo nel contesto ampio della guerra contro le comunità zapatiste. Entrambi sono stati arrestati lo scorso 4 dicembre sulla base di prove false, dopo un’aggressione di priisti a Banavil (municipio di Tenejapa).
I detenuti hanno incentrato le loro recenti denunce sull’allarmante negligenza medica delle autorità. Oltre al costante attentato alla salute, sono in condizioni di sovraffollamento e subiscono continui abusi che restano impuniti, e che sono proprio i detenuti e gli attivisti sociali a combattere questo stato di cose.
La delegazione ha visitato anche la prigione 14 (El Amate) per solidarizzare con Enrique Gómez Hernández, Solidario de la Voz del Amate, e Miguel Demeza Jiménez, aderente all’Altra Campagna di San Sebastián Bachajón, che insieme a Miguel Vázquez Deara, nella prigione 16 di Ocosingo, è protagonista de conflitto turistico ed agrario di Bachajón. Ma le coordinate di guerra non si interrompono lì, perché quella che Sabines ha scatenato in Chiapas vuole spegnere i focolai di resistenza in tutti gli strati della società, in particolare vuole minare l’autonomia zapatista. E riferiscono che, come hanno detto gli stessi zapatisti, i fatti della propaganda governativa sono solo immondizia.

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!