da Giuseppe Bartolotta (Colonia)
La crisi in Europa si approfondisce. La disoccupazione è in aumento, la povertà si sta diffondendo. Da crisi finanziaria è diventata crisi sociale. Per salvare le banche, gli Stati hanno aumentato drasticamente il loro debito e adesso sono gli Stati ad essere sotto pressione e a trasferirla alla popolazione.
Non era colpa dei lavoratori dipendenti se gli speculatori hanno gettato l’economia globale nell’abisso. Salario minimo, contrattazione collettiva, sicurezza sociale, conquiste ottenute con dure lotte, vengono gettate a mare in tutti i paesi in crisi.
Chiediamo massicci investimenti per la crescita e per l’occupazione di qualità. L’Europa non può essere messa fuori gioco dal Fiscal Pakt e dal Pareggio di Bilancio. Le vittime del Patto Fiscale sono i dipendenti e le persone socialmente svantaggiate, oggi nel sud Europa e domani da noi.
In Germania, iniziano a crescere il lavoro interinale, il lavoro temporaneo e l’occupazione saltuaria e precaria. Il modello tedesco porta al dumping salariale e al calo della domanda interna. Se applichiamo questo modello al resto dell’ Europa, ciò danneggierà anche la nostra economia orientata alle esportazioni.
Non può andare bene alla Germania, se va male al resto d’Europa. Abbiamo bisogno di uguali retribuzioni a parità di lavoro e dell’introduzione del salario minimo affinchè non sia più possibile che milioni di persone, pur lavorando, si trovino in condizioni di povertà.
I sindacati si stanno battendo nei negoziati salariali perchè i lavoratori ricevano una giusta ed equa retribuzione. Questo aiuta anche contro la minaccia di povertà in età avanzata.
La povertà in età avanzata è una delle maggiori sfide per questa e per la prossima generazione. Dobbiamo
agire oggi al fine di disinnescare e prevenire questa bomba ad orologeria che è la povertà di massa nelle terza età.
L’Europa deve cambiare rotta. Chiediamo al governo federale e ai datori di lavoro:
1) Di bloccare il Patto Fiscale e il Pareggio di Bilancio
2) Un Piano Marshall europeo per la crescita e per l’occupazione
3) Un’efficace lotta alla disoccupazione giovanile in Europa
4) Un nuovo e giusto ordine nel mercato del lavoro
5) Un salario minimo non inferiore a 8,50 € all’ora, parità di retribuzione per pari lavoro nei contratti a tempo determinato e porre fine alla frammentazione dei contratti di lavoro
6) Per una maggiore sicurezza nella terza età: nessuna riduzione alla contribuzione pensionistica, perché ciò significherà tagli alle pensioni di domani.
Il 1° Maggio è la nostra celebrazione della solidarietà e non un luogo per vecchi e nuovi nazisti.
Dimostriamo il 1° Maggio in Germania e in Europa per un BUON LAVORO PER L’EUROPA, salari equi E SICUREZZA SOCIALE!
(Testo del volantino duffuso dal DGB per il 1° Maggio 2012)
Traduzione: R.Ricci
Più di 500, 40, 30, 20, 10 anni dopo
ALLERTA ROSSA E CHIUSURA CARACOLES
BOICOTTA TURCHIA
Viva EZLN
Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.
La lucha sigue!