Il partito socialdemocratico ha vinto ieri le elezioni regionali in Renania Nord Vestfalia.
Secondo gli exit pool l'SPD si aggira intorno al 39% che sommati al 11,5 % dei Verdi potrebbe portare ad una comoda maggioranza di centro sinistra nella regione più popolata della Germania.
La CDU di Angela Merkel si aggira intorno al 26% perdendo quasi 9 punti dalle precedenti elezioni.
Il partito Pirata entra nel parlamento regionale pare con il 7,5 per cento (due anni fa aveva avuto l'1,6). Scende la la Linke, che aveva avuto il 5,6 per cento e che questa volta resterà fuori dal parlamento con un modesto 2,5.
Il voto nella regione, importante per dimensione e ricchezza, viene considerato dai commentatori come un test per le elezioni federali del prossimo anno, visto che spesso i risultati di questa zona si sono rispecchiati in quelli nazionali.
Il dato si allinea anche con le elezioni locali della scorsa settimana che hanno visto penalizzata la politica portata avanti dal governo della Merkel.
Il candidato della CDU Norbert Roettgen, Ministro federale dell'ambiente aveva posto al centro della sua campagna elettorale misure di austerità per ridurre il debito del Land. Misure perciò che rieccheggiano la politica anche europea della Merkel.
Gli elettorali hanno preferito la posizione di Hannelore Kraft che ha impostato la campagna proponendo la riduzione del debito accompagnandolo con il tema dello sviluppo con investimenti in vari settori tra cui l'educazione, la sanità e l'ambiente.
Proprio su come costruire il bilancio del Land si era andati alle elezioni.
I 13 milioni di elettori hanno indirizzato il loro voto verso politiche diverse da quelle di austerità e tagli che vengono proposte dalla Merkell per l'Europa e dunque anche in questo caso dopo Francia, il collasso dei partiti pro-austerità in Grecia, la caduta del governo olandese diventa sempre più difficile imporre scelte che nella stessa Germania vengono messe in discussione.
Secondo gli exit pool l'SPD si aggira intorno al 39% che sommati al 11,5 % dei Verdi potrebbe portare ad una comoda maggioranza di centro sinistra nella regione più popolata della Germania.
La CDU di Angela Merkel si aggira intorno al 26% perdendo quasi 9 punti dalle precedenti elezioni.
Il partito Pirata entra nel parlamento regionale pare con il 7,5 per cento (due anni fa aveva avuto l'1,6). Scende la la Linke, che aveva avuto il 5,6 per cento e che questa volta resterà fuori dal parlamento con un modesto 2,5.
Il voto nella regione, importante per dimensione e ricchezza, viene considerato dai commentatori come un test per le elezioni federali del prossimo anno, visto che spesso i risultati di questa zona si sono rispecchiati in quelli nazionali.
Il dato si allinea anche con le elezioni locali della scorsa settimana che hanno visto penalizzata la politica portata avanti dal governo della Merkel.
Il candidato della CDU Norbert Roettgen, Ministro federale dell'ambiente aveva posto al centro della sua campagna elettorale misure di austerità per ridurre il debito del Land. Misure perciò che rieccheggiano la politica anche europea della Merkel.
Gli elettorali hanno preferito la posizione di Hannelore Kraft che ha impostato la campagna proponendo la riduzione del debito accompagnandolo con il tema dello sviluppo con investimenti in vari settori tra cui l'educazione, la sanità e l'ambiente.
Proprio su come costruire il bilancio del Land si era andati alle elezioni.
I 13 milioni di elettori hanno indirizzato il loro voto verso politiche diverse da quelle di austerità e tagli che vengono proposte dalla Merkell per l'Europa e dunque anche in questo caso dopo Francia, il collasso dei partiti pro-austerità in Grecia, la caduta del governo olandese diventa sempre più difficile imporre scelte che nella stessa Germania vengono messe in discussione.