Un autobus di manifestanti, proveniente da Napoli e diretto a Siracusa, per prendere parte al controvertice del G8 ambiente, è stato fermato dalle forze dell’ordine appena sbarcato a Messina. La pretesa avanzata era quella d’identificare e perquisire tutti i partecipanti, riproponendo una forma di schedatura politica, volta ad inasprire il clima di tensione creato ad arte dal governo. Emblematico è l’attacco preventivo portato avanti dall’attuale governo, che si colloca in un quadro politico ben più ampio di repressione di ogni forma di dissenso, dal diritto di sciopero a quello di manifestazione. Al rifiuto dei manifestanti soltanto una delle partecipanti e l’autista sono stati identificati ed il mezzo è stato perquisito; solo dopo aver subito ulteriori minacce e provocazioni, i dimostranti hanno ripreso il loro viaggio verso Siracusa. Riteniamo quest’episodio molto grave, alla vigilia di una delle scadenze italiane del G8, poiché tende ad incrementare una politica di repressione di ogni minima forma di dissenso sociale e politico.
Le compagne e i compagni della Campania