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Testimoni oculari hanno raccontato che diversi pescatori sono stati costretti ad abbandonare le imbarcazioni a causa del bombardamento.
Israele impedisce ai pescatori di spingersi oltre le tre miglia (6,5 km), quando gli accordi siglati con l'ANP prevedono invece le 20 miglia (37 km). Una distanza ancora maggiore è concessa dal diritto marittimo internazionale. Lo stato sionista, oltre a non rispettare gli accordi, viola anche le leggi internazionali.
Va ricordato che la pesca è l'attività primaria di molte famiglie palestinesi nella Striscia di Gaza assediata da oltre due anni.