giovedì 16 aprile 2009

Il recital di Marco Paolini apre il Festival "Questa terra è la nostra terra"

Ieri al Palamazzalovo di Montebelluna (TV) è iniziata la 4 giorni di incontro e iniziative del festival "Questa terra è la nostra terra". Circa 1.500 persone per l’evento di apertura dell’happening, il recital "Par vardar" di Marco Paolini accompagnato alla chitarra da Lorenzo Monguzzi dei Mercanti di Liquore. Prima dell’inizio dello spettacolo il saluto dal palco di Subramaniam Kannaiyan dell’Associazione dei contadini del Tamil (India) e Mauro Millan portavoce Popolo Mapuche dalla Patagonia. Durante la serata arriva la notizia che uno degli ospiti internazionali, Francinaldo Correia, esponente del Movimento dei sem-terra del Brasile in viaggio verso l’Italia è stato bloccato a Madrid e poi espulso. Vi proponiamo gli interventi audio.
Monica [ audio ] e Vilma dell’Ass.ne Ya Basta! [ audio ]
Mauro Millan [ audio ]
Subramaniam Kannaiyan [ audio ]

La presentazione dei dibattiti che si terranno nelle giornate del Festival sono riportati di seguito.
Con Luca Mondo, coordinatore del viaggio di Subramaniam Kannaiyan - India, alcune riflessioni sui temi del saccheggio delle risorse, della sovranità alimentare ed ovviamente dei movimenti che stanno attraversando l’India. [ audio ]
Con Franzo Zecchianto, Aiab, alcune riflessioni intorno al tema del mondo agricolo nell’epoca della crisi. [ audio ]
Con Giuseppe Caccia, Uninomade Nord Est introduce ai temi che si affronteranno nel dibattito Crisi climatica, crisi energetica, crisi economica. Quali alternative per un diverso modello di sviluppo. [ audio ]

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!