Dei cinque italiani arrivati la scorsa notte ad Istanbul, Manuel Zani rientrera' a Roma in mattinata, altri tre andranno a Milano, un quarto e' in partenza per il Belgio. Manolo Luppichini ancora a Tel Aviv partira' oggi per l'Italia.
Picchiati in carcere, maltrattati all’aeroporto di Tel Aviv, derubati delle loro attrezzature. Cinque dei sei italiani giunti la scorsa notte a Istanbul – il sesto, il giornalista free lance Manolo Luppichini, è ancora in Israele – hanno denunciato ai gironalisti al loro arrivo in Turchia di aver vissuto una esperienza terrificante prima con il sequestro in mare, lunedì scorso da parte dei commando israeliani, e poi in carcere e all’aeroporto di Tel Aviv. Il regista di documentari Manuel Zani, al quale gli israeliani hanno sottratto attrezzature per un valore di 10mila euro, ha riferito di un assalto israeliano alla «Apocalypse now» alla flottiglia pacifista. Il cantante lirico Giuseppe (Joe Fallisi) ha detto «Siamo stati aggrediti e picchiati, prima sulla nave dai soldati e poi ancorain carcere e all’aeroporto di Tel Aviv…Ci picchiavano se non ci sedevamo e dopo mandavano i medici a visitarci».
La giornalista torinese Angela Lano, ha parlato di «rapimento in mare» e della situazione in carcere. «Non avevamo alcun tipo di diritti – ha denunciato – non potevamo telefonare o parlare con gli avvocati». A bordo delle navi abbordate dai commando israeliani – ha ribadito Lano, direttrice dell’agenzia di stampa Infopal – «non c’erano terroristi. Solo persone normali, disarmate». «Siamo saliti in aereo a Tel Aviv alle 12 e siamo partiti per Istanbul all’1 di notte: sono state 12 ore interminabili», ha aggiunto la giornalista.
Fallisi ha riferito che poco prima della partenza per Istanbul, il sesto italiano Manolo Luppichini, rimasto in Israele perchè privo di passaporto, è stato preso di mira dalla polizia all’aeroporto di Tel Aviv. «Manolo è intervenuto per difendere un ragazzo palestinese e i poliziotti lo hanno portato via dal quel momento non l’ho più visto».La giornalista torinese Angela Lano, ha parlato di «rapimento in mare» e della situazione in carcere. «Non avevamo alcun tipo di diritti – ha denunciato – non potevamo telefonare o parlare con gli avvocati». A bordo delle navi abbordate dai commando israeliani – ha ribadito Lano, direttrice dell’agenzia di stampa Infopal – «non c’erano terroristi. Solo persone normali, disarmate». «Siamo saliti in aereo a Tel Aviv alle 12 e siamo partiti per Istanbul all’1 di notte: sono state 12 ore interminabili», ha aggiunto la giornalista.
Manuel Zani dovrebbe rientrare in Italia in mattinata con un volo per Roma, altri tre con un volo per Milano, mentre un quarto la scorsa notte era in partenza per il Belgio. Manolo Luppichini dovrebbe partire da Tel Aviv in mattinata direttamente per l’Italia.
tratto da Nena News