venerdì 11 giugno 2010

L'acqua come paradigma del comune - Video intervista a Ugo Mattei

L'acqua un paradigma intorno a cui il protagonismo di molti nella raccolta referenderia dimostra la possibilità di aprire un bibattito che guardi oltre il pubblico, oltre il privato, al concetto di comune.
Cosa significa comune e non pubblico?
Il concetto di pubblico e privato sono strettamente legati a quella che è la genealogia dell'intero occidente giuridico.
Privato e pubblico si declinano intorno alla stessa idea che è quella di sovranità, di dominio di un soggetto su un oggetto, sia esso il proprietario privato sui suoi beni sia esso lo stato sul suo territorio.
Il comune supera questa logica perchè pone al centro l'inclusione, pone al centro una dialettica tra soggetto ed oggetto che sia maggiormente partecipata, pone al centro prassi democratiche, pone al centro la rottura dell'idea di confine a favore di spazi ampi.
Un bene comune non è legato ai confini dello stato, non è parte della proprietà pubblica o della proprietà privata, è un altra essenza.
E' un essenza che sta fuori dal mercato e che va difesa in quanto tale.
Intorno all'acqua in Italia si gioca una grande possibilità non solo quella di fermare le privatizzazioni, che hanno avuto un tragico epilogo con il Decreto ronchi, ma quella di aprire una partita per la ripublicizzazione, con questa chiave di lettura del comune, della gestione delle risorse idriche.
In questo senso società di diritto pubblico dovrebbero prendere il posto di società di diritto privato a capitale pubblico o privato. Secondo te è una strada che vale la pena di intraprendere?
E' l'unica strada possibile per fermare un saccheggio.
Il referendum in Italia ha una valenza abrogrativa e non di tipo propositivo, conseguentemente noi dobbiamo togliere di mezzo quelli che sono i limiti giuridici alla fantasia creativa di alternativa. Possiamo fare soltanto questo in fase referendaria. La strada quindi è quella di abolire i pezzi di legislazione italiana che hanno messo fuori gioco la vecchia azienda speciale. La vecchia azienda speciale che non conteneva la logica del profitto nel suo modo di gestire le risorse ma conteneva viceversa una logica dell'organizzazione pubblica. Il Comune faceva direttamente le cose tramite una sua struttura interna, veniva finiziato non dal sistema bancario ma dalla Cassa depositi e Prestiti che a sua volta non era ancora una società per azioni. Non si era ancora in questa logica del capitalismo finanziario ce viceversa dagli anni novanta a preso piede in maniera spaventosa nelle politiche del centro destra quanto del centro sinistra.


BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!