Sono partite il 28 novembre le carovane che raggiungeranno Cancun passando per Città del Messico dove il 30 novembre si terra una manifestazione.
Le tre carovane partono dalla zona di San Luis Potosi, El Salto, La Parota.
Le carovane sono organizzate dall'Asemblea Nacional de Los Afectados Ambientales, da Via Campesina e con la partecipazione di delegazioni internazionali.
A Cancun le Carovane arriveranno il 3 dicembre e poi il 4 inizierà il Foro Alternativo Globale per la vita, la Giustizia Ambientale e Sociale e il 7 si terrà la Marcia verso la Cop16.
RASSEGNA STAMPA
* Reforma"Annunciano le Carovane verso Cop16" - Articolo
* La Jornada "Cinque carovane verso Cop16" - Articolo
Héctor Briseno
Guerrero La Jornada, 28-XI-2010.
Guerrero La Jornada, 28-XI-2010.
Le organizzazioni della società civile inizieranno oggi le carovane da sei Stati per "difendere la Terra dalle grandi coroporations e dal governo", dice l'attivista Larry Lohmann ad Acapulco, Guerrero.
Le carovane serviranno per dare voce alle lotte ambientali e mettere sul tavolo di discussione l'importanza di difendere la Terra dai tentativi di commettere atrocità portati avanti da grandi aziende e governi.
Lo scienziato ambientale e attivista inglese Larry Lohmann afferma che uno degli aspetti fondamentali dei movimenti della società civile che convergeranno verso Cancun, in occasione della Convenzione delle Nazioni Unite 16 sul cambiamento climatico, quello di proporre soluzioni concrete al riscaldamento globale e all'inquinamento.
In una visita a La Jornada Guerrero, il ricercatore ha affermato che più che i risultati che emergeranno dalla riunione dei capi di Stato, ciò che conta è quello che uscirà dalle posizioni delle ONG.
Lo specialista dei cambiamenti climatici e dei danni prodotti dalle dighe, che ha studiato negli ultimi 10 anni in Thailandia, Stati Uniti e Gran Bretagna, ha criticato le soluzioni proposte dai partecipanti ufficiali al vertice sul clima.
Ha continuato avvertendo che "non si sta dando attenzione ai problemi locali, ed invece, si stanno peggiorando le cose visto che ai negoziati formali partecipano grandi imprese, che nelle decisioni valgono più dei governi e delle organizzazioni e delle comunità che poi sono colpite dalle decisioni prese.”
Ha sottolineato: " non sono ottimista per il vertice ufficiale, ma spero nei movimenti civili e nlle comunità perché penso che si uniranno per far conoscere i loro problemi ed essere ascoltati".
Ha continuato dicendo che le piccole comunità rurali del Messico corrono un serio rischio per il nuovo obiettivo finanziario delle multinazionali, rappresentato dalla vendita dei diritti di inquinamento e dei crediti di carbonio.
Ha osservato che "l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sta facilitando la realizzazione di progetti come La Parota, e sta facilitando i responsabili di progetti simili concedendo il diritto di continuare ad inquinare con la vendita di crediti di carbonio. Questo è quello che si vuole consolidare a Cancun".
Ha concluso che che tra gli obiettivi dei leader internazionale in Quintana c'è la promozione della costruzione di dighe, così come gi allevamenti di suini su larga scala, come a Puebla e Veracruz, o i mega-impianti di turbine eolichecome a Oaxaca, per vendere diritti di inquinamento in Europa.
Lohmann ha sottolineato che le sei carovane verso Cancun ono il modo migliori per dare attenzione alle giuste soluzioni per l'inquinamento, e non concedere il diritto di inquinare alle grandi aziende, “ci devono essere cambiamenti fondamentali, il potere deve tornare agli agricoltori locali, che con la loro agricoltura locale, possono raffreddar il pianeta".
Le carovane serviranno per dare voce alle lotte ambientali e mettere sul tavolo di discussione l'importanza di difendere la Terra dai tentativi di commettere atrocità portati avanti da grandi aziende e governi.
Lo scienziato ambientale e attivista inglese Larry Lohmann afferma che uno degli aspetti fondamentali dei movimenti della società civile che convergeranno verso Cancun, in occasione della Convenzione delle Nazioni Unite 16 sul cambiamento climatico, quello di proporre soluzioni concrete al riscaldamento globale e all'inquinamento.
In una visita a La Jornada Guerrero, il ricercatore ha affermato che più che i risultati che emergeranno dalla riunione dei capi di Stato, ciò che conta è quello che uscirà dalle posizioni delle ONG.
Lo specialista dei cambiamenti climatici e dei danni prodotti dalle dighe, che ha studiato negli ultimi 10 anni in Thailandia, Stati Uniti e Gran Bretagna, ha criticato le soluzioni proposte dai partecipanti ufficiali al vertice sul clima.
Ha continuato avvertendo che "non si sta dando attenzione ai problemi locali, ed invece, si stanno peggiorando le cose visto che ai negoziati formali partecipano grandi imprese, che nelle decisioni valgono più dei governi e delle organizzazioni e delle comunità che poi sono colpite dalle decisioni prese.”
Ha sottolineato: " non sono ottimista per il vertice ufficiale, ma spero nei movimenti civili e nlle comunità perché penso che si uniranno per far conoscere i loro problemi ed essere ascoltati".
Ha continuato dicendo che le piccole comunità rurali del Messico corrono un serio rischio per il nuovo obiettivo finanziario delle multinazionali, rappresentato dalla vendita dei diritti di inquinamento e dei crediti di carbonio.
Ha osservato che "l'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) sta facilitando la realizzazione di progetti come La Parota, e sta facilitando i responsabili di progetti simili concedendo il diritto di continuare ad inquinare con la vendita di crediti di carbonio. Questo è quello che si vuole consolidare a Cancun".
Ha concluso che che tra gli obiettivi dei leader internazionale in Quintana c'è la promozione della costruzione di dighe, così come gi allevamenti di suini su larga scala, come a Puebla e Veracruz, o i mega-impianti di turbine eolichecome a Oaxaca, per vendere diritti di inquinamento in Europa.
Lohmann ha sottolineato che le sei carovane verso Cancun ono il modo migliori per dare attenzione alle giuste soluzioni per l'inquinamento, e non concedere il diritto di inquinare alle grandi aziende, “ci devono essere cambiamenti fondamentali, il potere deve tornare agli agricoltori locali, che con la loro agricoltura locale, possono raffreddar il pianeta".