Il 24 giugno  2010 sarà ricordato come un giorno storico nella vita politica  Australiana per l’ascensione, per la prima volta, di una donna alla  carica di Primo Ministro d’Australia.
Julia Gillard, che era già  il vice primo ministro, ha sostituito Kevin Rudd come leader del  partito laborista Australiano (ALP) in una manovra interna del partito  dovuta alle tensioni politiche che s’erano manifestate nei mesi  precedenti.
Kevin Rudd è rimasto vittima di una feroce campagna  anti governativa dal gruppo più forte della classe capitalista  Australiana - le multinazionali minerarie. 
Kevin Rudd, come  leader del ALP, era riuscito, alla fine del 2007, a sconfiggere il  partito Liberale, capeggiato da John Howard, il quale governava dal  lontano 1996. Rudd vinse le elezioni in un modo   travolgente, con un  indice di popolarità tra i più alti mai registrati. 
Il ALP  vinse adottando una campagna elettorale a stile Americano, concentrata  sulla personalità più che su il programma politico. Per molti, Kevin  Rudd rappresentava un’alternatica "sicura", proiettando una politica di  stabilità e continuità.
I primi 12 mesi del nuovo governo  laborista ha visto grande svolte su temi come riconoscere tanti dei  torti che gli Aborigeni Australiani hanno subito nel secolo precedente, riconoscere l’urgenza del problema dei cambiamenti climatici, con qualche riforma minore in più sulle questioni dei rifugiati e le  relazioni industriali.
Alla fine però, tanti di questi impulsi  riformatrici si sono mostrati piu parole che fatti, con il caso  esemplare delle riforme su come affrontare le cause della crisi ecologica che sono svanite nel nulla.
Qualche mese fa il governo laborista aveva annunciato di voler introdurre una nuova tassa su i super profitti delle compagnie minerarie. La tassa proposta era solo  sullo strato più alto dei profitti. In cambio, il governo concedeva una  riduzione di tasse per tante altre compagnie, ed altre agevolazioni  finanziarie. Nonostante la parzialità di questa proposta, la reazione  delle grandi compagnie minerarie , come BHP, Rio Tinto e Fortescue  Metals, è stata rabbiosa. Quasi immediatamente le compagnie hanno  scatenato una campagna a tutto campo contro il governo accusandolo di voler rovinare l’economia nazionale. Alcune delle dichiarazioni più "dure", accusavano il governo persino di essere comunista.....
Il  governo, non avendo una risposta politica a questa retorica, si è ritrovato velocemente spiazzato. Visto che il governo Laborista era identificato come il governo di Kevin Rudd, i suoi indici di popolarità sono velocemente scesi a minimi storici. Con una elezione Federale imminente, ed il governo assediato, l’ALP ha deciso che era venuto il momento di cambiare rotta.
Così nel giro di 24 ore, Julia Gillard si è ritrovata leader del partito Laborista e Primo Ministro  Australiano. Anche se la Julia Gillard è teoricamente della fazione di  sinistra del partito, la sua prima settimana al potere ha mostrato come queste etichette non hanno piu’ un vero significato.
Così, la nuova tassa sui profitti minerari è già stata ridotta notevolmente, la  Gillard ha riaffermato che l’Australia continuerà a mandare i soldati in Afghanistan, e ha già dato segno che le leggi sui rifugiati verranno rese più severe. Ci si aspetta che la data per le prossime  elezioni Federali verrà annunciato entro la fine di questo mese.
Il progetto per costruire una alternativa di classe, a sinistra del  partito Laborista continua. Dato le radici profonde del ALP dentro ai  sindacati e la società, non è un progetto facile. Nonostante questo, si continua a lottare.
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 Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.  
La lucha sigue!

