La crisi che il mondo sta attraversando è “strutturale”, riguarda cioè l’intero sistema capitalistico ed è il prodotto di tante “crisi”: da quella dei dispositivi economici che hanno nella finanza il loro epicentro, alla precarizzazione di massa e alla redistribuzione della ricchezza dal lavoro alla rendita e al profitto, quella ecologica, che pone sempre più drammaticamente il problema degli effetti sulla nostra vita della devastazione ambientale irreversibile, alla crisi alimentare per tanta parte del pianeta, fino alla crisi energetica e di accesso ai beni comuni come l’acqua.
Dall'appello Uniti contro la crisi
TUTTI A ROMA
16 ottobre MANIFESTAZIONE
17 ottobre ASSEMBLEA alla SAPIENZA
A Roma per essere insieme alla Fiom e a tutt@ quelli che hanno scelto di manifestare “Uniti contro la crisi”, convinti che le nostre voci anche diverse possono trovare uno spartito comune per rompere l'isolamento di ogni singola lotta e mobilitazione perchè solo insieme possiamo trasformare il tempo della crisi nel tempo dell'alternativa.
Siamo convinti che difenderci dalla precarietà che vogliono imporre nel lavoro, nella vita e sull'intero pianeta è pensare e progettare nuovi paradigmi di relazioni sociali, basate su scelte ambientali e di relazione con i beni comuni fuori dalle logiche dello sfruttamento.
Stiamo preparandoci come molti nel mondo a mobilitarci in occasione del vertice ONU sui cambiamenti climatici a Cancun in Messico ai primi di dicembre per affermare che il tempo della giustizia sociale e ambientale è oggi, è adesso.
In preparazione delle mobilitazioni a Cancun proprio dal 12 al 16 ottobre ci si mobiliterà dentro la MINGA GLOBAL lanciata dai popoli indigeni in difesa della terra e dell'umanità.
La manifestazione del 16 ottobre è l'occasione per far sentire anche dall'Italia la nostra voce e affermare che non possiamo accettare false soluzioni che evocando la “ripresa” dalla crisi continuano a materializzare disastri ambientali, a perseverare nel saccheggio delle risorse, a privatizzare i beni comuni, a brevettare il vivente e trasformarlo in merce, a devastare territori e vite umane.
Questa consapevolezza e la scelta di unirci alle mobilitazioni globali per la giustizia ambientale e sociale ci hanno portato insieme a tant@ a dar vita alla Rete Italiana per la Giustizia Ambientale e Sociale per costruire un ponte che dalle lotte italiane in difesa dell'ambiente, dei diritti e della democrazia ci porti fino alle giornate di Cancun.
Essere a Roma il 16 ottobre per manifestare Uniti contro la crisi può essere l'inizio, da ampliare e costruire con l'assemblea del 17 ottobre alla Sapienza, per far vivere insieme nella relazione tra tanti e diversi “lo spirito delle giornate di Genova” del 2001 che ha permesso di costruire una strada comune per dire che un altro mondo è possibile ed oggi per aggiungere, di nuovo in tanti, che non solo è possibile ma è necessario.
I mille percorsi che stanno raggiungendo Roma per il 16 ottobre ci dicono che, nella ricerca di una pratica del comune condiviso, stiamo riconoscendoci l'uno con l'altro perchè “uniti contro la crisi, essendo la crisi che viviamo frutto delle scelte di chi comanda ed anche allo stesso tempo la condizione comune da cui tutti partiamo per costruire qualcosa di diverso, migliore.”