Terza mobilitazione globale in difesa della Madre Terra
Noi comunità indigene della Confederazione Nazionale Comunità del Perù vittime dei processi di estrazioni minerarie (CONCAMI PERÙ), riunite a Lima nel quadro del Forum Nazionale “Diritti dei Popoli Indigeni” , facciamo un appello al mondo affinché termini la distruzione della Madre Terra da parte di coloro che antepongono i propri interessi economici a scapito della vita e dell'umanità.
In merito a questo segnaliamo che :
- Siamo contro ai processi di colonizzazione e delle dottrine mercantilistiche riflesse a loro volta nelle politiche economiche , educative, ideologiche, religiose, a noi imposte da 518 anni, e che stanno ora portando alla distruzione del pianeta .
- Per mille anni abbiamo protetto la Madre Terra consapevoli che è l'unica speranza di vita per l'umanità intera, ed è per questo che siamo determinati a difenderla e a difendere tutte le risorse naturali che essa ci offre.
Ciò nonostante noi Popoli Indigeni, difensori della vita, siamo criminalizzati, perseguitati, assassinati, torturati e incarcerati.
Per questo chiediamo:
-Che si ponga fine alle attività estrattive, come quella mineraria, lo sfruttamento petrolifero e altri tipi di sfruttamento delle risorse ambientali che minacciano la vita e sono la causa principale dell'inquinamento in numerose zone del nostro pianeta.
- Che vengano dettate le misure necessarie per la protezione di tutte le fonti di vita: boschi, bacini idrografici, e ogni tipo di biodiversità.
- Che la Banca Interamericana dello Svilupppo, il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale smettano di appoggiare progetti che minacciano l'esistenza della vita, come ad esempio progetti minerari e di idrocarburi situati nei bacini idrografici e nell'Amazzonia Peruviana.
- Il rispetto e il compimento dei trattati internazionali firmati dallo Stato Peruviano, come la Dichiarazione ONU sui Diritti dei Popoli Indigeni, il Convegno 169 della OIT (Organizzazione Internazionale del Lavoro), la Convenzione per l'eliminazione di tutte le forme di Discriminazione Razziali.
-Dichiariamo inoltre la nostra solidarietà e il supporto ai fratelli Mapuche e alle altre Nazioni originarie del Abya Yala, perseguitate e criminalizzate per il solo fatto di rivendicare il rispetto dei propri diritti.
Noi Popoli Indigeni continuiamo e continueremo ad essere i custodi della nostra Madre Terra per garantire l'esistenza dell'umanità, per questo puntiamo alla costruzione di una proposta politica sulla base degli Stati Plurinazionali, che promuova un modo di vivere sostenibile come alternativa alla crisi climatica che minaccia il nostro pianeta.
Tratto da: Minkandina