martedì 15 settembre 2009

Argentina: indigeni reclamano l'inclusione nella legge sui mezzi di comunicazione audiovisuali


di Laura Sponti

Il controllo del territorio ideologico dell' opinione pubblica Argentina e' senza dubbio la discussione di fondo che sta alla base delle dure lotte che si stanno affrontando per modificare una legge dittatoriale della radiodiffusione che racchiude dentro di se potenti e pericolosi interessi.

Le grandi corporazioni non sono disposte a lasciare quel potere che per decenni hanno utilizzato per manipolare il contesto affinchè ne beneficiassero i loro interessi economici e politici. Questo stesso monopolio informativio e' quello che presenta la realtà dei popoli originari e la loro stessa esistenza come "problematica indigenta" o conflitto indigeno"affermando quindi che la sola esistenza dei popoli originari sia un problema. Oggi, le popolazioni preesistenti del paese stanno generando un processo storico perchè abbandonano l'idea di vedere i mezzi di comunicazione come strumenti di "altri" ma al contrario come strumenti per esercitare il loro diritto alla comunicazione con "identità" e accedere cosi alle nuove tecnologie. I media gestiti dai popoli originari non pretendono di lucrare sulla loro identità ne di ossequiare il governo di turno. L'obiettivo non e' solo informare sulla propria realta', ma sentono anche la responsabilitaà di promuovere e difondere la loro cultura,come un popolo vivo che ha una storia che deve essere raccontata

Quando i Media Indigeni staranno sullo stesso piano di uguaglianza nello spettro radioelettrico ,con i privati,lo stato e le organizzazioni comunitarie allora si potrà parlare di democrazia nel settore della comunicazione argentino,perche' ci saraà la vocedella terra che informerà.

Con l'esigenza dell' inclusione del "Diritto alla comunicazione con identità", di questa legge, e' evidente che i popoli originari attraverso i loro strumenti di comunicazione audiovisuale rompano il mantello di invisibilizzazione che li ha messi a tacere dalla stessa crazione dello stato argentino.

Durante le udienze che si terranno la prossima settimana e' prevista una presentazione di più di 25 popolazioni originarie che avverrà in ciascuna delle lingue parlate, fino ad oggi si calcola che siano 16 quelle ufficiali.

COMUNIDADES ABORIGENES DE SANTA FE –OCASTAFE;

CONSEJO DE CACIQUES DE LA NACIÓN MBYA-GUARANÍ;

ASAMBLEA PUEBLO GUARANÍ- APG;

FEDERACIÓN DEL PUEBLO PILAGA;

PUEBLO KOLLA DE LA PUNA DPTO. YAVI;

INTER-TOBA;

CONSEJO DE LA NACIÓN TONOKOTE LLUTQUI;

KEREIMBA IYAMBAE;

UNIÓN DE LOS PUEBLOS DE LA NACIÓN DIAGUITA – UPND;

CONFEDERACIÓN MAPUCE DE NEUQUÉN;

ONPIA;

COORDINADORA DEL PARLAMENTO MAPUCHE RIO NEGRO;

MESA DE ORGANIZACIÓN DE PUEBLOS ORIGINARIOS DE ALTE. BROWN;

ORG. MALAL PINCHEIRA DE MENDOZA;

COMUNIDAD HUARPE GUENTOTA;

ORGANIZACIÓN TERRITORIAL MAPUCHE-TEHUELCHE DE PUEBLOS ORIGINARIOS SANTA CRUZ;

ORGANIZACIÓN RANQUEL MAPUCHE DE LA PAMPA;

QULLAMARKA;

ORGANIZACIÓN 12DE OCTUBRE YOFIS WICHI;

CONSEJO DE CACIQUES WICHI DE LA RUTA 86;

COORDINADORA AUDIOVISUAL INDIGENA ARGENTINA;

CONSEJO MOQOIT DEL CHACO;

ORGANIZACIÓN INDIGENA NAPALPI


Tratto da:

BOICOTTA TURCHIA

Viva EZLN

Questo video è una libera interpretazione che vuole mettere in risalto l'importanza del Caffè Rebelde Zapatista, come principale fonte di sostentamento delle comunità indigene zapatiste e come bevanda prelibata, degustata da secoli in tutto il mondo. I suoni e i rumori che accompagnano l'osservatore in questa proiezione, sono stati scelti con l'intenzione di coinvolgervi completamente nell'esperienza visiva e trasportarvi direttamente all'interno della folta vegetazione che contraddistingue tutto il territorio del Chiapas, dove viene coltivato questo caffè.

La lucha sigue!