Corazon del Tiempo è la storia di un amore che ci porta, attraverso le passioni, i sentimenti, le scelte delle donne e degli uomini, a conoscere il cuore profondo di quell@ che dal 1 gennaio 1994 conosciamo come "gli zapatisti".
In Italia il film arriva accompagnato da Hermann Bellinghausen, giornalista de La Jornada, che ne ha scritto la sceneggiatura.
Proiezioni a cura dell'Associazione Ya Basta! dal 25 settembre a Venezia e poi a Milano, Toscana, Roma, Napoli.
In un villaggio del Chiapas, nel più profondo della Selva Lacandona, Sonia mette tutti di fronte alle intime rivoluzioni del suo cuore nel tempo della lotta e della resistenza.
“Promessa” nella maniera tradizionale di sposarsi con Miguel, valoroso dirigente giovanile della comunità, che conosce dall'infanzia, Sonia si innamora, ricambiata del tenente insurgente Julio.
Intorno a Sonia si muove, in un mondo quasi magico, la sorella minore Alicia, insieme alla nonna Zoraida, che con l'esperienza della vita vissuta, riporta sulla terra gli occhi avidi e sognatori della nipote.
La decisione di Sonia mette alla prova le volontà e le convinzioni.
Come in un onda espansiva la commozione si allarga alla famiglia, alla comunità ed anche alla stessa organizzazione armata che si nasconde nelle montagne.
Intanto il mondo si muove. L'Esercito del Governo occupa le terre ribelli e cerca di stringere l'assedio. Sotto il rumore degli elicotteri di guerra, le donne indigene fermano i soldati facendo muro con i loro corpi.
L'elettricità che il Governo non ha mai voluto dare sta per arrivare alla comunità: Miguel riceve l'incarico di far passare la turbina attraverso l'assedio militare.
Fedeli al fatto di essere se stessi e di cambiare costantemente, i moderni Maya della Selva Lacandona hanno intrapreso una trasformazione profonda per il Messico e forse per il mondo.
Con questa intensità trascorrono i giorni del tempo indigeno.
Mezzo secolo prima l'amore aveva permesso a Zoraida di lasciare la schiavitù dei suoi antenati nel latifondo per andarsene a “fondare” la selva insieme al suo uomo. Ora alla fine del secolo, l'amore fa sì che Sonia sfidi la tradizione ed anche le nuove “abitudini” rivoluzionarie.
Mateo è il tormentato padre di Sonia, Alice ed anche dell'ironico Valente.
Susanna, la madre, vive le contrarietà che la mettono di fronte alle insoddisfazioni del suo passato.
Mateo, Susanna così come gli altrio padri e madri della comunità appartengono alla generazione che ha rotto i ponti e ha detto "Ya Basta!" il Primo Gennaio del 1994. Loro sono quelli che videro e vissero la necessità di ribellarsi contro il “mal governo” .
Anche la natura partecipa alla storia. La milpa, i fiumi, le montagne e gli animali sono personaggi che influiscono nel destino dei Tojol Winik , gli uomini “verdaderos”,
La famiglia, l'assemblea comunitaria e l'esercito insurgente, immersi nell'occhio dell'uragano della storia, dovranno vivere la commozione di Sonia innamorata.
In un mondo in cui tutto cambia, in una terra straordinaria di indigeni liberi, che hanno deciso di non arrendersi, la passione di una donna si gioca il senso della sua libertà nel cuore del tempo.
Il film è sottotitolato in italiano
Equipe
Regia Alberto Cortes
Sceneggiatore Hermann Bellinghausen
Direttore della fotografiaMarc Bellver
Direttrice Artistica Ana Solares
Addetto al suono Emilio Sebastian Cortes Guerra