Messico, dopo l'attacco paramilitare a San Juan Copala
Parlano i membri del collettivo VOCAL di Oaxaca partecipanti alla carovana vittima dell'attacco paramilitare da parte di UBISORT. Convocata la prossima carovana per l'8 giugno.
Dopo il tremendo attacco paramilitare del 27 aprile scorso alla carovana internazionale di osservazione dei diritti umani che si dirigeva verso il municipio autonomo di San Juan Copala, territorio Triqui, nello stato di Oaxaca, nel sud messicano, la situazione continua ad essere particolarmente tesa.
Non è solo l'impunità di cui sta godendo il gruppo responsabile dell'attacco - UBISORT, organizzazione vicina al governatore dello stato Ulises Rúiz ed al suo partito PRI -; non è solo la campagna di desprestigio delle organizzazioni della società civile che denunciano la situazione; è soprattutto la situazione del municipio autonomo, ridotto letteralmente alla fame d alla sete, circondato ed assediato dal gruppo paramilitare con la complicità (o l'omissione) delle forze dell'ordine o di qualsiasi tipo di 'stato di diritto' .
Ce ne parlano Monica Santiago, ferita durante l'attacco del 27 aprile, e David Venegas, anch'egli partecipante alla carovana e per due giorni in fuga per le montagne in seguito all'attacco. Entrambi sono membri del collettivo Voces Oaxaqueñas Construyendo Autonomia y Libertad (VOCAL) e ci hanno concesso l'intervista presso la C.A.S.O.T.A. di Oaxaca.
Si può vedere la video-intervista (durata 20 min. e 59 sec., in spagnolo), nel segunete link:
Habla VOCAL.
Intanto, le autorità autonome di San Juan Copala convocano ad un'altra carovana nazionale ed internazionale perché si possa finalmente rompere l'assedio e portare aiuti umanitari alle comunità autonoma. Nelle ultime ore, è stato emesso questo comunicato: clic qui.
Non è solo l'impunità di cui sta godendo il gruppo responsabile dell'attacco - UBISORT, organizzazione vicina al governatore dello stato Ulises Rúiz ed al suo partito PRI -; non è solo la campagna di desprestigio delle organizzazioni della società civile che denunciano la situazione; è soprattutto la situazione del municipio autonomo, ridotto letteralmente alla fame d alla sete, circondato ed assediato dal gruppo paramilitare con la complicità (o l'omissione) delle forze dell'ordine o di qualsiasi tipo di 'stato di diritto' .
Ce ne parlano Monica Santiago, ferita durante l'attacco del 27 aprile, e David Venegas, anch'egli partecipante alla carovana e per due giorni in fuga per le montagne in seguito all'attacco. Entrambi sono membri del collettivo Voces Oaxaqueñas Construyendo Autonomia y Libertad (VOCAL) e ci hanno concesso l'intervista presso la C.A.S.O.T.A. di Oaxaca.
Si può vedere la video-intervista (durata 20 min. e 59 sec., in spagnolo), nel segunete link:
Habla VOCAL.
Intanto, le autorità autonome di San Juan Copala convocano ad un'altra carovana nazionale ed internazionale perché si possa finalmente rompere l'assedio e portare aiuti umanitari alle comunità autonoma. Nelle ultime ore, è stato emesso questo comunicato: clic qui.