Il diario di bordo di Paolo Do - Honk Kong (Cina)
Il tasso di disoccupazione giovanile ad Hong Kong è passato dal 4,4% al 28.7% toccando il peggior dato dalla crisi SARS che ha colpito la regione nel recente passato. La situazione per i giovani laureati con un’età compresa tra i 20 e i 24 è tra le più critiche, con una percentuale di disoccupazione ben al di sopra della media.
Da un lato, per combattere questa situazione il governo di Hong Kong vuole cambiare l’attitudine dei giovani nel considerare la disoccupazione. Nelle parole di Rain Lau Wing-heug dell`HKPA: “bisogna invertire la rotta, e responsabilizzare i giovani. Se non hai un lavoro la colpa non è della crisi, ma di chi è disoccupato”. Così ha più o meno tuonato la settimana scorsa sul quotidiano China Daily. Sempre nelle sue parole: ‘Molti di questi giovani disoccupati si rifiutano di accettare un salario mensile inferiore ai 6000 HKD (circa 500 euro). Ma data la loro scarsa qualificazione accademica e inesperienza lavorativa, il mercato può offrire dai 4000 HKD ai 6000 HKD’. Ancora peggio, secondo Lau, il problema della disoccupazione giovanile ad Hong Kong è aggravato dalle ‘degradanti’ abitudini delle famiglie che supportano finanziariamente questi nullafacenti. Basta con questo family welfare! Dopo aver elogiato un giovane ingegnere neolaureato che è riuscito ad ottenere lavoro dopo aver spedito il suo CV a ‘solo’ 32 aziende cinesi, Lau ha affermato che non sono questi i tempi per chiedere un alto stipendio. I giovani cinesi senza esperienza pratica di lavoro dovrebbero avere ‘una visione più ampia, in vista della loro futura carriera’.
Gli fa eco in questi giorni il rumore di un fitto dibattito nato da quando il preside del dipartimento di giornalismo della Sichuan Universtiy of China ha deciso di trasformare la scrittura della tesi necessaria per ottenere la laurea in giornalismo in un vero e proprio apprendistato. La notizia sta facendo abbastanza scalpore, se non altro perché la Sichuan University è una delle più prestigiose università cinesi diretta esplicitamente dal ministro della educazione Cinese. Fa inoltre parte di quella ristretta cerchia di università che hanno potuto beneficiare di straordinari investimenti statali quinquennali negli ultimi anni. Lo tzunami finanziario secondo la Sichuan University deve trasformare le stesse università che devono offrire training pratici e professionali, trasformandosi in agenti istituzionali nel combattere la disoccupazione giovanile. A conferire la prestigiosa qualifica di dottore non sarà più quindi la consegna di un approfondito lavoro di ricerca. Uno stage val bene la laurea. Sarà infatti la valutazione degli articoli pubblicati dallo studente/stagista come parte integrante e obbligatorio del proprio curriculum formativo a conferire, in periodo di crisi economica, la tanto desiderata laurea in giornalismo.