Nonostante la rattifica da parte del Cile dell’Accordo 169 della OIL, non cessano le rappresaglie nelle comunità.Approssimativamente alle ore 14 del venerdì 15 di ottobre, mentre rappresentanti della comunità di Temucuicui partecipavano a una riunione con funzionari di CONAF nella scuola del settore, in relazione allo sviluppo di un programma di impieghi, un operativo poliziesco condotto da carabinieri in netta violazione di tutte le norme su procedure di polizia, è terminato con numerosi feriti e con la detenzione del lonko (capo spirituale) Juan Catrillanca e del werken (portavoce) della stessa comunità, Mijael Carbone.
Da quanto raccontato i carabinieri sono arrivati all’improvviso e senza esibire nessun ordine giudiziale procedendo all’invasione della comunità, effettuando spari e lanciando bombe lacrimogene all’interno della scuola. Come conseguenza di questa azione sono risultate ferite una decina persone, tra essi sei bambini. Due dei feriti, entrambi adulti, sono risultati con ferite da colpi di arma da fuoco, ed il resto con pallottole di gomma. Inoltre sono stati ricoverati con sintomi di asfissia una quarantina di bambini che si trovavano all’interno della scuola.
L’azione dei carabinieri che sarebbe dovuta apparentemente a un’ordine della procura, risulta assolutamente contraria alle norme di diritto interno ed internazionale relative alla proibizione dell’uso indebito della forza contro civili e persone indifese, particolarmente bambini. Si tratta, purtroppo, di una condotta che non è nuova.
Anche oggi si è verificato un altro fatto preoccupante questa volta nella comunità José Guiñón, nello stesso comune di Ercilla. Come denunciato all’Osservatorio Cittadino da Pablo Ruiz, membro del Comitato Etico contro la Tortura, che accompagnava un gruppo di rappresentanti di organizzazioni dei diritti umani nordamericane che visitano la zona, arrivando alla comunità, attorno alle ore 15, si sono trovati nel mezzo di un operativo dei carabinieri, trovando la machi (anziana, saggia della comunità) ammanettata nel suolo. In questa occasione ci sono stati quattro detenuti, il lonko della comunità, José Cariqueo, Freddy Marileo, Luis Humberto Marileo ed un bambino di solo 13 anni.