MONTEVIDEO - Si è fermato sotto la soglia del 50 per cento Josè Mujica, l'ex guerrigliero tupamaro candidato della coalizione di sinistra Frente Amplio alle elezioni presidenziali. 'Pepe', come si chiamava quando era leader dei guerriglieri di sinistra, sarà costretto a un secondo turno il prossimo 29 novembre. Al ballottaggio si presenterà forte del consenso, tra il 47% e il 49%, ottenuto al primo turno e dovrà affrontare Alberto Lacalle, che ha già guidato il paese tra il 1990 ed il 1995, candidato del Partido Nacional che ha ottenuto intorno al 29 per cento.
"Dobbiamo chiedere ai nostri compagni un ulteriore sforzo perché questo ci chiede il popolo uruguaiano", ha detto Mujica. I sostenitori del centrodestra, invece, hanno salutato il ballottaggio come una vittoria, scendendo a manifestare in piazza.
Sulla carta il candidato della sinistra, che ha 74 anni ed in passato ha trascorso 15 anni in prigione per la sua attività con il gruppo dei Tupamaros, da quando è passato alla vita politica istituzionale ha ricoperto diversi incarichi, tra i quali quello di ministro dell'Agricoltura. Se vincerà, prenderà il posto dell'attuale presidente, Vazquez Rosas, medico socialista che terminerà il suo mandato alla fine di febbraio del prossimo anno.
"Dobbiamo chiedere ai nostri compagni un ulteriore sforzo perché questo ci chiede il popolo uruguaiano", ha detto Mujica. I sostenitori del centrodestra, invece, hanno salutato il ballottaggio come una vittoria, scendendo a manifestare in piazza.
Sulla carta il candidato della sinistra, che ha 74 anni ed in passato ha trascorso 15 anni in prigione per la sua attività con il gruppo dei Tupamaros, da quando è passato alla vita politica istituzionale ha ricoperto diversi incarichi, tra i quali quello di ministro dell'Agricoltura. Se vincerà, prenderà il posto dell'attuale presidente, Vazquez Rosas, medico socialista che terminerà il suo mandato alla fine di febbraio del prossimo anno.