Oggi si compiono 91 anni dall’assassinio a tradimento di Emiliano Zapata, anniversario luttuoso occasione per organizzare il secondo Incontro Nazionale per la Riarticolazione del Movimento Indigeno, riunione dalla quale il Congresso Nazionale Indigeno (CNI) si è dissociato perché, segnala, la convocazione proviene da “persone ed organizzazioni inserite nel governo federale o nei governi degli stati”.
Il CNI, spazio di riflessione in rete convocato nel 1996 dall’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), è riuscito a riunire il ventaglio più ampio del movimento indigeno nazionale.
L’organizzazione precedente il CNI fu il Forum Nazionale Indigeno ed i negoziati di San Andrés Sakamch’en de los Pobres che diedero luogo agli accordi di San Andrés, documento che il CNI rivendica come la vera Costituzione dei popoli indios. Dal tradimento della classe politica messicana nel 2001, che negò l’inserimento degli accordi nella Costituzione messicana, i popoli indios in resistenza hanno deciso di renderli effettivi nella pratica, col rafforzamento e la costruzione delle autonomie e la difesa del territorio.
Il CNI, “la casa dei popoli indios”, continua a percorrere questa strada e “difenderà ad ogni costo l’autonomia e l’indipendenza del movimento indigeno e del Congresso Nazionale Indigeno rispetto a qualunque governo e partito politico”. Dunque, che nessuno si confonda con l’incontro che si svolge a Città del Messico in questi giorni.
Il CNI prosegue anche negli obiettivi dell’Altra Campagna, come ratificato nel Quarto Congresso Nazionale Indigeno, nella comunità San Pedro Atlapulco, a maggio del 2006. Nei giorni scorsi, nella comunità wixárika di Bancos de San Hipólico, in Durango, i popoli wixárika, cora, odam, coca, nahua, purhépecha, triqui, ñahñu, tzotzil y mixteco di Durango, Nayarit, Jalisco, Michoacán, stato di México, Distrito Federal, San Luis Potosí, Chiapas, Puebla, Guerreroe Tlaxcala, hanno respinto “l’attuale elaborazione di diverse iniziative di legge indigene statali in Chiapas, Sonora, Puebla, Michoacán e Distrito Federal”.
I popoli, nazioni, tribù e quartieri che continuano la loro riflessione dentro il CNI onorano oggi la memoria di Emiliano Zapata opponendosi ai progetti autostradali, turistici, immobiliari, minerari, agroindustriali, delle piantagione di semi transgenici, di costruzione di dighe e campi eolici in tutti i territori… e dichiarano che nell’esercizio dell’autodifesa indigena “impediranno l’esecuzione di questi progetti nelle terre dei nostri popoli”.