Un reportage sui diritti umani, elaborato dal Centro statistiche di Ramallah, ha accusato le autorità di occupazione israeliane di aver violato la libertà accademica e il diritto all’istruzione nei territori palestinesi. Il report, che copre i primi sei mesi del 2009, dichiara testualmente: “Le forze di occupazione israeliane, durante l’ultima guerra contro la Striscia di Gaza, hanno ucciso 164 studenti palestinesi e ferito altri 454, e hanno inoltre ucciso 12 insegnanti e ferito altri 5”.
La relazione ha anche stimato i danni materiali causati sia alle scuole pubbliche, per un ammontare di circa 12 milioni di dollari, che alle private, circa 2,5 milioni, mentre per le università e i college universitari vengono calcolati ben 23 milioni di perdite. A questo va poi aggiunto l’impatto negativo che ha sul corretto funzionamento dell’istruzione l’“assedio alla Striscia di Gaza, oltre alla politica di punizione collettiva e alle barriere in Cisgiordania”. Nel report si raccomanda quindi la collaborazione con le organizzazioni internazionali, i sindacati degli insegnanti e degli accademici e i comitati di solidarietà internazionale “per esercitare pressioni su Israele e costringerla a rispettare i diritti all’istruzione e alla libertà accademica nei Territori Palestinesi occupati, escludendo le università palestinesi da qualsiasi divergenza politica o questione interna, (…) rispettando l'inviolabilità delle proprietà delle università, delle istituzioni educative e di tutti i membri della comunità accademica, abbandonando l’usanza della detenzione politica e delle minacce contro gli studenti e i lavoratori degli atenei (…) e liberando immediatamente tutti i prigionieri dell’ambiente accademico, arrestati a causa della loro appartenenza politica”.
tratto da Infopal